National Geographic Italia goes to Fashion

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Qual è la giusta definizione di moda e stile? Possiamo tentare di costringere l’indissolubile binomio ad adeguarsi a canoni prefissati codificandolo secondo regole ben precise, ma sarà la sua natura più intima a renderlo perennemente sfuggevole a tutte le più oggettive ed impersonali definizioni  “da manuale”.

Eppure, pochi elementi riescono a trasmettere la nostra essenza più profonda, superando persino il modo di vestire. L’abito, l’acconciatura, il dettaglio che farà la differenza, spesso raccontano di noi più di quanto siamo realmente disposti ad ammettere. Forse non esisterà una definizione universale di stile ma di certo vi è quella personale, che disegna perfettamente chi siamo. Stile e moda: concetti effimeri, fuggevoli e mutevoli, sensibili ai capricci dell’uomo e al suo costante desiderio di cambiare, di raccontare al mondo le sue molteplici anime.

Il grande gioco della moda lo racconta, attraverso le splendide immagini che da sempre lo caratterizzano, la mostra Fashion realizzata dal celebre mensile National Geographic Italia, a cura di Marco Cattaneo e in collaborazione con la Fondazione Torino Musei. Fino al 2 maggio, nella suggestiva cornice della Corte Medievale di Palazzo Madama, saranno esposte 62 immagini di 36 maghi dell’obiettivo, tra cui Jodi Cobb, J.Baylor Roberts, Horace Brodzky, Luis Marden e Chris Jonhs, che racconteranno ai quattro angoli del mondo cosa, da sempre, significano per loro moda e stile.

Dalle geishe giapponesi alle modelle russe che si accingono a salire in passerella, passando per le donne delle tribù algerine e mongole, la cui acconciatura e i lunghi capelli erano simboli di benessere economico e materiale, fino alle coppie che giocano e si dedicano al lusso tra l’opulenza e lo sfarzo del Casinò di Venezia. E poi ancora, i costumi da bagno indossati dalle “signorine-bene” della Florida degli anni ’40, i cappelli tipici della campagna texana ma anche la seta dai mille colori scelta per la sfilata di Hanbok e i corpi nudi dei cosiddetti “Uomini di Fango” della festa tribale di Goroka.

Per stravaganza, senso di appartenenza, desiderio di apparire, puro piacere estetico, per dichiarare la propria identità, raccontarsi, per creare altri “noi stessi”; qualunque sia il motivo delle nostre scelte in fatto di look ed outfit, moda e stile sono con noi.

La mostra è visitabile il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8; Mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12; gratuito under 6 ed Abbonati.

di Martina Porzio

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