Da rue Saint-Honoré, a rue Royale, a Place de la Madeleine, alla blasonata rue Cambon, fino a Place Vendôme e al Palais Royal, la Vogue Fashion Night Out ha attratto una folla di addetti ai lavori del settore, appassionati o anche semplicemente curiosi. Imprescindibili madrine della serata: Emmanuelle Alt e Mademoiselle Agnès, rispettivamente redattrici di Vogue Paris e Vogue.fr.
La notte ha visto i suoi punti salienti nelle performance artistiche dal vivo, che sono state coniugate alle vie dello shopping scialate di luci, voci e cocktail party. Si è composta di attrazioni interattive che hanno regalato piccole gioie alla moltitudine di fashion victims accorsa dai più disparati angoli del globo: un esempio ne è stata la make-up station allestita da Yves Saint-Laurent, che ha fatto da corner per una serata di trattamenti e attenzioni beauty dedicate ai suoi affezionati, mettendo gli esclusivi esperti di bellezza della maison a disposizione di una clientela piacevolmente coinvolta.
Ha fatto capolino da Dior, che ha letteralmente sorto una boutique pop-up dell’effimera ma magica durata di una notte. Manoush ha trasportato tutti in una davvero avveniristica favola: facendo dono ai suoi visitatori di fiabesche “Pommes D’Amour” caramellate e “Dégustation de barbe à papa”, divertenti stecche al led di zucchero filato.
Vincenti anche con il minimo sindacale degli artifici festaioli le boutique del calibro di Chanel, Bottega Veneta, Gucci e Chloé, che anche se si sono viste invase dal limitrofo lusso dei flaconi personalizzabili di Guerlain, il duo Discoromo che ha fatto dj-set nella boutique di Givenchy, le “nail patch art” limited edition di Missoni, One.T.Shirt che ha presentato la capsule collection disegnata da Olivier Zahm, e uno shooting fotografico live da Colette, ….non hanno perso il loro smalto.
Nella cornice di una Parigi notturna, animata e illuminata, l’intera soirée è stata un trionfo – sotto l’arco – di tendenze, shopping e musica al gusto di champagne.
(di Aglaia Restuccia)
