Ammettiamo tutti di essere rimasti incantati dalle collezioni Prada presentate durante la Fashion Week maschile e quella femminile da poco conclusasi. Abbiamo osservato splendidi marinai sfoggiare stampe che ritraevano Giovanna D’Arco suonare le maracas ed Hercules picchiare il povero Freud. Abbiamo ammirato bellissime modelle falcare la passerella con abiti decisi e colorati.
Sì, Prada ha fatto di nuovo centro, usufruendo di un aiuto che fino ad ora aveva precluso alle sue collezioni moda: la collaborazione di un illustre artista. Miuccia Prada, infatti, ha sempre tenuto a mantenere il lavoro nel mondo del fashion nettamente separato dalla sua più grande passione, l’arte. Almeno fino a queste ultime creazioni. Ma chi è stato il fortunato artista a rompere il tabù?
Il suo nome è Christophe Chemin, francese di nascita e berlinese d’adozione. Darne una definizione univoca sarebbe riduttivo oltre che impossibile. Chemin è illustratore, fotografo, designer, scrittore di quattro romanzi e, come se non bastasse, autore di numerose pellicole. Un genio, forse?
Se dovessimo valutarlo in base al lavoro fatto per Prada la risposta sarebbe indubbiamente affermativa. Per la Collezione maschile A/I 2016, la Casa di moda italiana ha commissionato all’artista la realizzazione delle stampe utilizzate per decorare t-shirt e camicie. Immagini che attingono da differenti momenti storici del passato, prontamente reinterpretati in chiave contemporanea dalla mente creativa di Chemin.
Per la creazione della Woman Collection, il lavoro dell’artista non è stato da meno. Chemin ha realizzato dodici tele ispirate ai dodici mesi del calendario della Rivoluzione Francese. Vere e proprie opere d’arte che si sono trasformate in stampe applicate su abiti, gonne e cappotti. Il risultato è un esplosione di colori che farà sognare chiunque ammiri la donna Prada.
Chapeau Christophe!
di Flavia Patanè