Ha origine arabe (nasce in Persia intorno al Seicento avanti cristo) e in origine veniva utilizzato durante le cerimonie nuziali. Fu poi scoperto ed “importato” dalla fashion editor di Vogue più famosa al mondo, Diana Vreeland, ed indossato da donne come Jackie Kennedy e Barbara Hutton. Il caftano oggi come allora si presenta come un capo in grado di ricoprire con leggera seduzione ed eleganza fluttuanti silhouette. Che sia easy, in cotone, sopra il bikini, o sophisticated, in seta o a veli di chiffon ricamato con fili d’oro e d’argento, ha certamente un’eco etno di grande fascino. Molto ampio e lungo fino ai piedi quello proposto da Laura Biagiotti, a motivi paisley e con la pettorina nei toni pastello. Una sensualità languida che le cinture intrecciate in vita ben sottolineano. Una sensualità che Parah declina, invece, in vertiginose scollature che scoprono il bikini sottostante, rigorosamente abbinato: un viaggio di colori e di movimenti. A metà strada tra una dea greca e una “Princess of Persia”, la donna di Emilio Pucci, vestita di lunghi caftani con intrecci di lacci sull’ampia scollatura. Sembrano scivolare addosso, infine, le morbide tuniche dal sapore vintage proposte da C’N’C’ Costume National che si tingono di nuances decise come il giallo, il blu ed il rosso.
Fabiana Parisi