Nella storia della moda, l’uomo ha sempre avuto uno stile ben diverso e definito rispetto a quello della donna. Ormai da anni, la donna ha rafforzato il proprio carattere, la propria personalità entrando in possesso di alcuni capi che erano solo un esclusiva del guardaroba maschile. Dapprima le cravatte, le camicie e i maglioni oversize, fino alle scarpe. Chi avrebbe mai pensato che un paio di scarpe, soprattutto eleganti, avrebbero potuto soddisfare esigenze maschili, quanto quelle femminili? La prima volta che si guarda un paio di scarpe Church’s si pensa immediatamente al tip tap, a questo ballo poco diffuso, soprattutto in Italia. E le immaginai ai piedi di una donna, vestita elegantemente, con gonna o pantalone a sigaretta, che si cimentava in questo ballo insieme al proprio marito o fidanzato. Qualche anno dopo invece abbiamo visto, attraverso riviste, ma più semplicemente passeggiando per le vie di Milano, che le famossissime Church’s venivano calzate sia uomo, sia donna. Alcuni modelli, in particolar modo quelli con le impunture, furono dichiarati unisex. Una bella svolta, sia per il marchio, che nacque solo ed esclusivamente per una clientela maschile, che per il mondo della moda in sé. Basta femme fatale, ma via a donne che vogliono ballare insieme ai propri uomini, con le stesse scarpe. Che vogliono sedurre, senza utilizzare un tacco 12! L’eleganza conosce una nuova parola che è “Unisex” appunto e lo scambio di abiti, taglie e misure, diventa un gioco e un nuovo dress code.
Sara Bianchini