Scusi, lei che cappello indossa?

 

I Hats è la prima fiera dedicata ai cappelli che ha permesso alle più grandi modiste italiane di portare a Manhattan le loro più belle creazioni.

Tenutosi nella sede dell’Agenzia ICE, nella Upper East Side di New York il 15 e il 16 settembre, l’evento è stato organizzato da Firenze Fashion Consortium e ICE. E’ stata un grandissima occasione che ha consentito a sette imprese italiane: Angiolo Frasconi, Catarzi, Caterina Bertini, Grevi, Luca Della Lama, Rossomenta, e Tesi, di far conoscere a designer e esperti del settore le loro collezioni.

Il console generale Natalia Quintavalle è stata a far visita a I Hats accompagnata dal direttore dell’ICE in North America Pier Paolo Celeste.

Da sempre gli americani adorano i prodotti italiani per la loro qualità e cura con cui vengono prodotti infatti i cappelli Made in Italy sono già affermati negli Stati Uniti dove arriva la maggior parte della produzione. Una tradizione, quella italiana, che va avanti da secoli, con le migliori tecniche e i migliori materiali naturali come la raffia, la lana, il cotone e la paglia fanno sì che i cappelli siano sempre di altissima qualità. Oggi, grazie anche alla maestria e genialità degli imprenditori italiani che continuano a tramandarla di generazione in generazione.

In Italia, in particolare nelle regioni come la Toscana e le Marche, c’è questa grande ricchezza della produzione di cappelli e grazie a questa occasione magari i copricapi italiani potrebbero far breccia nella New York più elegante e modaiola.

Il cappello è sicuramente un accessorio che fa moda ma è anche diverso dagli atri perché rifinisce il viso e diventa un accessorio molto personale in grado di far distinguere una persona e dargli eleganza.

A questo punto non ci resta che tirar fuori i nostri cappelli dagli armadi.
di (Luisa Pizzuti)

 

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