Crop top fatti a regola d’arte per scoprire l’ombelico, t-shirt microscopiche, dolcevita in jersey da portare come una seconda pelle: gli anni ’90 hanno fatto la storia in termini di maglieria aderente e stretch, rendendo iconici capi che prima erano pensati solo per l’intimo o per il vestiario sportivo. E l’influsso Nineties non cessa ancora di ispirare gli stilisti odierni.
Le tendenze maglieria della Primavera/Estate 2021 vedono infatti il grande ritorno di knitwear & co nelle loro versioni super aderenti. Lunghi o corti, con o senza spalline, effetto color block o vedo-non vedo: l’importante è che le maglie e i top siano il più aderenti possibile, perfetti per giocare con i volumi dell’abbigliamento e per creare sovrapposizioni originali.
Trasparenze ad-hoc nelle tendenze maglieria Primavera/Estate 2021
Materiali come la seta, il tulle e l’organza evocano subito sensazioni di impalpabilità e leggerezza, e sono infusi di una naturale sensualità. Se utilizzati su un capo dalle aderenze tattiche, regalano trasparenze seducenti ma mai volgari, rimanendo versatili nonostante la ricercatezza delle materie prime.
Bottega Veneta sfrutta al massimo la poliedricità della seta a coste per realizzare maglie dove gli strati trasparenti si alternano ad incroci coprenti, un mix che risulta vincente sia per i momenti casual, magari abbinato a gonne o pantaloni in denim, sia per quelli più formali.
Il vibe da super model anni ’90 trasuda invece dalla maglieria PE 2021 di Rick Owens, in cui alle trasparenze della viscosa di seta si aggiungono i giochi simmetrici delle cuciture a vista.
Grintoso e imprevedibile grazie ai suoi giochi di pieghe e ombre, il tulle è poi il tessuto di stagione per Maison Margiela, che lo declina su maglie, top e vestiti, tutti rigorosamente aderenti e perfetti per creare illusioni ottiche e giochi di contrasto con l’intimo.
Cut-out studiati al millimetro
I tessuti aderenti ed elasticizzati sono l’ideale per creare tagli e inserti cut-out che mostrino qualche centimetro di pelle in più in maniera spesso inaspettata.
I body, le maglie e i vestiti di Mugler incarnano questo concetto creando capi in bilico fra il lusso e lo sportswear. Lycra e viscosa sono utilizzati per fasciare le forme senza appiattirle, mentre le spalle asimmetriche e i tagli sul collo donano alla figura un aspetto quasi futuristico.
Chi cerca la combinazione fra l’elevata elasticità di un capo sportivo e una silhouette anticonformista la troverà nella nuova collezione di Helmut Lang. I top e le maglie monospalla e incrociate sono capi essenziali che riescono a creare outfit d’impatto pur mantenendo la loro semplicità.
Indumenti cut-out e scolli irregolari sono anche il cavallo di battaglia della PE 2021 di Nanushka, brand in rapida ascesa che porta avanti un ideale di moda eco-sostenibile. La maglieria del marchio ungherese è infatti realizzata con processi a basso impatto ambientale, e anche le forme sono ispirate a quelle del mondo naturale.
Grandi classici senza maniche rivisitati
Immancabili nel guardaroba anni ’90 e perfette per i giochi di sovrapposizioni, le maglie senza maniche tornano anche per la stagione calda 2021, seppur filtrate attraverso gli occhi della moda contemporanea.
Prada sfrutta l’essenzialità della vestibilità dritta per rendere le sue t-shirt smanicate una vera e propria tela d’artista. I capi sono infatti decorati con stampe a contrasto che riprendono le opere di Peter de Potter, creativo belga noto per mixare moda, arte e produzioni visive.
Inusuali non per decorazioni ma per forma sono poi i top a fungo di Phillip Lim. Le silhouette con collo finto colpiscono per l’alternanza di volumi e aderenze, risultando ottimali per abbinamenti sia con gonne a vita alta sia con pantaloni ampi.
Classica, anzi, intramontabile, è poi la t-shirt smanicata di Missoni, che innalza la portabilità dell’iconico motivo chevron grazie a una spessa fascia elastica che ferma la maglia sui fianchi.
Tute intere per un effetto wow
Se siete in cerca di scelte stilistiche audaci che cavalchino le tendenze della maglieria aderente, la soluzione è una sola: la tuta intera. Anche dette catsuit nelle loro versioni più attillate, le tute intere abbracciano le forme e ridisegnano la figura grazie a scolli sapientemente tagliati e a mix cromatici strategici.
Chanel ripensa la catsuit in versione casual-glamour, realizzandola in morbidissima seta e cotone e abbinandola ad accessori maxi che ne fanno risaltare ancora di più l’aderenza.
D’ispirazione anni ’60 è invece la tuta di Balmain in viscosa, con tasche a contrasto e scollo profondo che farebbero felici una Bond Girl.
Intramontabile infine il design della tuta in jersey di lana di Saint Laurent. Lo scollo all’americana e la schiena nuda sono un’ode alla sensualità elegante, a riprova che il mondo della maglieria si estende ben oltre il guardaroba casual.
di Martina Faralli