Una narrazione che fonde nostalgia, modernità e un tocco di futurismo. Le tendenze moda 2024 giocano con elementi classici, reinventandoli attraverso abbinamenti inaspettati e proporzioni drammatiche. In questo caleidoscopico panorama, alcuni temi ricorrenti riecheggiano attraverso le epoche, creando un arazzo di stile che è allo stesso tempo familiare e piacevolmente innovativo.
Che si tratti del movimento non convenzionale “no-pants”, del fascino intramontabile del bianco o della rinascita dello stile preppy, i trend 2024 mettono in scena individualità, creatività e un’importante celebrazione della storia della moda.
Fascino nostalgico: le silhouette anni ’60 incontrano l’eleganza anni ’90
Dalle passerelle della Primavera/Estate 2024 arriva un vero e proprio tuffo nel passato e gli anni ’60 fanno un potente ritorno. Dalle forme squadrate di Marni alle lussuose tonalità dorate di Miu Miu, dalle lunghezze quasi impercettibili di Michael Kors agli abiti a maniche lunghe di Missoni, i designer rendono collettivamente omaggio a questa era iconica.
Allo stesso tempo, emerge un cenno alla sofisticatezza degli anni ’90, ben visibile nei completi chic di Bally e Ferragamo. Dolcevita a coste alte, maxi gonne a vita bassa e abiti a strati in blocchi di colore evocano l’estetica disinvolta dei Nineties, suggerendo che l’influenza di questo amato decennio è lungi dal tramontare.
Una sorprendente resurrezione si presenta sotto forma delle gonne a palloncino, con le maison che reinventano i capi appariscenti e caotici del passato rendendoli oggi delle creazioni raffinate. Stilisti come Helmut Lang e Christian Siriano le interpretano con sobrietà, ma strizzando comunque l’occhio alla stravaganza grazie a elementi in pelle e corsetti impertinenti.
Il potere delle gambe: dominano il no-pants e il business casual
Una tendenza audace e non convenzionale si pone al centro della scena nel 2024: il look “no-pants”. Da Miu Miu a Loewe, le passerelle Primavera/Estate 2024 chiariscono che le gambe scoperte sono la nuova frontiera della moda. I pantaloncini corti abbinati a mutandine a vista e collant trasparenti o colorati ridefiniscono il modo cool e spensierato di vestirsi dalla vita in giù.
Anche i completi svoltano verso le versioni più corte, introducendo una nuova modalità di interpretare il dress code business casual. I bermuda, visti da Loewe, Chanel e Dries Van Noten, ridefiniscono gli abiti tradizionali con un tocco di relax irriverente. I mini orli fanno un’apparizione sorprendente da Gucci e Prada, colmando il divario tra casual e formale in un modo innegabilmente chic.
Sinfonia in bianco: eleganza classica in varie sfumature
Fra le previsioni delle tendenze moda 2024, il colore bianco emerge come forza dominante, mostrando la sua versatilità in varie tonalità e stili. Gli abiti morbidi color burro di Loewe, Bally e Proenza Schouler creano un’atmosfera serena e delicata, mentre la predilezione di Valentino per il bianco brillante illumina la scena e si associa ad un’eleganza senza tempo.
Il vestito bianco, nei suoi vari livelli di trasparenza, sembra riflettere la ricerca di una sensazione di leggerezza da parte dei designer. Gli abiti sottilissimi realizzati con strati millefoglie di Prada evocano una visione classica del corpo, con il bianco che diviene una tela per la ricerca della bellezza eterea.
Denim ridefinito: colpi di scena e raffinatezza dandy
Il denim, una costante della moda, sperimenta una notevole trasformazione nelle sue versioni 2024. Designer come Junya Watanabe, Chanel e Valentino sorprendono con usi unici e inaspettati di questo tessuto. Cuciture a strati, set full denim e cargo pants ridefiniscono la narrativa del materiale, allontanandolo sempre di più dalle sue origini utilitarie e avvicinandolo alla sfera couture.
Noir drammatico e volumi scultorei: eleganza ispirata al cinema
Cinefili e cinefile saranno contente di sapere che nel 2024 arriverà un’ondata di capi ispirati all’estetica dei film noir più classici. Gli abiti tempestati di strass ispirati agli anni ’50 di Prada, i vestiti a clessidra di Maison Margiela e la collezione prevalentemente nera di Dior creano un’atmosfera di mistero e sensualità mista a rigore evocativa dei capolavori cinematografici del passato.
Allo stesso tempo, i designer abbracciano volumi scultorei, enfatizzando la materialità degli abiti. I pezzi cablati di Glenn Martens e i collage di Junya Watanabe dimostrano un impegno verso le esperienze tattili, in cui i designer manipolano il tessuto in volumi imponenti. Sembra quasi una sfida a voler riportare sul piano terreno quello che il digitale, e soprattutto l’intelligenza artificiale, hanno reso esageratamente impalpabile e senza difetto.
Eleganza sportiva e guardaroba da viaggio: il comfort elevato incontra il lusso pratico
La tendenza dell’abbigliamento sportivo prende una svolta ancora più elevata, con look atletici classici abbinati a capi tailor made. Louis Vuitton e Gucci introducono le gonne dinamiche, Miu Miu e Wales Bonner aggiungono blazer pratici e The Row abbina pantaloni di raso con giacche a vento, creando un’interpretazione sofisticata dello sporty chic.
Ispirandosi al concetto di una donna con le valigie sempre pronte, Louis Vuitton presenta camicie in misto seta e pantaloni pigiama. Balenciaga introduce invece soprabiti/accappatoio che sembrano usciti da una camera di hotel e addirittura utilizza asciugamani in spugna al posto delle gonne, ironizzando sul senso pratico del lusso.
Estetica Coquette e Preppy: polo, abiti a vita bassa e Millennial Pink
Letteralmente tradotta in “moda civettuola“, l’estetica Coquette sta già conquistando le piattaforme social con il suo contrasto fra outfit fanciulleschi e silhouette irriverenti. Un dettaglio imprescindibile e sono i fiocchi e i nastri, che Christian Siriano e Simone Rocha incorporano nei loro capi per un tocco extra di romanticismo.
Lo stile della principessa Diana continua poi a influenzare il mondo della moda, e lo fa soprattutto con il revival degli abiti a vita bassa. Le versioni piccanti di Versace e quelle più contemporanee di Prabal Gurung e Phillip Lim presentano scollature asimmetriche e tagli che allungano il busto, donando alla figura una composta ma mai scontata eleganza.
Il Millennial Pink, un tempo onnipresente ma scomparso dalle scene per un po’, ritorna nell’abbigliamento formale. Carolina Herrera, Simone Rocha e Tory Burch suggeriscono che questa tonalità morbida e delicata sarà fortemente incorporata nei guardaroba primaverili, dimostrando che alcune tendenze sono fatte per restare.
All’interno di questi filoni riemerge anche la moda Preppy, con Miu Miu in testa. Camicie con colletto a strati, scarpe da barca e minigonne elastiche in vita portano avanti l’innamoramento mondiale per l’era Y2K. Marchi come Bally e Tod’s offrono versioni più snelle degli indumenti collegiali, con gonne a pieghe, cinture sottili e camicie abbottonate a maniche corte con colletto. Le polo, emblematico simbolo della preppiness, vivono un revival con un’atmosfera da campo estivo da Miu Miu, mentre Y/Project e Vaquera le remixano e le proiettano nella modernità.
Il futuro è d’oro: metalli, fiori e piume
Al 2024 non mancherà certo il glamour: i colori metallizzati impazzano sia nell’abbigliamento casual che in quello formale. Gli abiti dorati senza spalline di Blumarine, gli accenti metallici di Miu Miu e gli scintillii di Rabanne mostrano la versatilità e l’opulenza di queste tonalità.
La tendenza a farsi notare passa anche dalle borse, non solo nel colore ma anche nelle dimensioni. Brandon Maxwell, Sandy Liang e STAUD ridefiniscono infatti la borsa da lavoro con mega bag che offrono ampio spazio per tutto ciò di cui hai bisogno per essere sempre favolosa.
Le piume fanno poi un ritorno drammatico e si accostano ai fiori in un tripudio di estro creativo. Valentino, Loewe, Alexander McQueen e Simone Rocha presentano ritagli ricamati extra-large, pettorali floreali multidimensionali, applique vegetali lavorate a maglia e persino vere rose incastonate in indumenti trasparenti.