Provenienti dal lontano Oriente, dove solitamente vengono impiegati per la produzione di abiti cerimoniali e di costumi tradizionali, i preziosi tessuti, damascati e broccati, sapranno ostentare l’eleganza della persona che li indossa.
Molto utilizzate come arredo decorativo negli interni delle ville Cinque e Seicentesche, nell’Europa del XVIII secolo queste stoffe raffinate divengono il simbolo di un’estetica decadente ricevendo l’apprezzamento dei dandies dell’epoca; i quali erano soliti farsene confezionare lussuosi abiti e vestaglie da camera da indossare per dare sfoggio di sé e della propria superiorità.
Il carattere sofisticato di tali filati ha fatto poi breccia soprattutto nel cuore di una delle case di moda più celebri di oggi: Dolce&Gabbana se ne sono infatti serviti per realizzarne abiti, cappottini, cappe e persino calzature.
I due stilisti hanno creato degli ensemble dove le due pregiate fantasie stampate si accompagnano ad altri tipi di tessuto quali ad esempio la pelliccia, il pizzo e il velluto; accessoriando il tutto con dettagli metallici e pietre dure.
Prende così piede un look volto al capriccio, allo scintillio: durante l’autunno-inverno 2014 si assisterà al diffondersi di una moda massimalista, di uno stile che inneggiando all’eccesso e al sovraccarico di trame ornamentali ci consententirà, per lo meno in ambito estetico, di andare in controtendenza rispetto al clima di crisi che in questi ultimi tempi aleggia su tutti noi.
di (Deborah Maggiolo)