Arriva la Milano Design Week 2018 e porta con sé una miriade di eventi ad animare tutti gli angoli del capoluogo meneghino. Fra questi spiccano, come ormai di consueto, quelli dedicati alla moda, in un Fuorisalone che rappresenta il connubio sempre più stretto fra i variegati mondi della creatività.
Se le date ufficiali della Design Week sono quelle dal 17 al 22 aprile, la moda sembra non poter aspettare e apre le danze già domenica 15. Ad andare in scena sono l’anteprima di Antonio Marras presso il Circolo Marras, già spazio di aggregazione per creativi emergenti negli scorsi mesi, e il cocktail party di Tiffany & Co. in Piazza Duomo, con il quale la boutique del brand newyorkese si trasformerà in una serra pronta ad accogliere la nuova collezione Home & Accessories di lusso.
Lunedì 16 avrà inizio il vero movimento per i big della moda, che animeranno con cocktail party e serate a tema i distretti del design e del fashion per eccellenza: Montenapoleone e Brera. Saltando da uno stile all’altro, si potrà dunque passare dalla svolta pop-punk di Swatch, in collaborazione con Studio Job per la nuova edizione limitata Swatch Art Special, all’eleganza senza tempo di Ermenegildo Zegna, che celebra i suoi 50 anni nel mondo del prêt-à-porter con la nuova collezione di Zegna Toyz disegnata da Alessandro Sartori. Falconeri punta invece i riflettori sul sociale esponendo le creazioni di RAGMATE, un brand-progetto a sostegno delle donne siriane, mentre Hogan si lascia ispirare da un presente geograficamente più vicino: la metropolitana di Milano, su cui si basa il nuovo concept retail.
Fra il 16 e il 17 aprile prenderanno poi il via una serie di iniziative, presentazioni e installazioni che rimarranno aperte al pubblico per tutta la durata della Design Week. A partire dalla trasformazione del MonteNapoleone District, rinominato il Quadrilatero del design, che si arricchirà dell’installazione di Studio Job sulla facciata del Garage Traversi, edificio razionalista in corso di riqualificazione, e dell’opera in vetro di Murano di Barovier&Toso, mentre la stessa via Montenapoleone verrà punteggiata dall’eleganza cromata delle Audi A8 e Audi A7 Sportback.
Tornano anche le collezioni Home dei grandi nomi della moda italiana: Fendi Casa celebra il 30esimo anniversario dedicando le vetrine della boutique di via Durini a tre prodotti iconici rivisitati per l’occasione, mentre Thierry Lemaire firma la capsule collection esposta nello store in Montenapoleone; Trussardi Casa omaggia la sua tradizione di alta pelletteria con il nuovo divano Fabiano disegnato da Carlo Colombo, mentre Missoni Home ospita una caleidoscopica installazione di Rachel Hayes. L’Emporio Armani Cafè invita invece ad un tuffo nel mondo dei mixologists, proponendo cene a tema con menù di quattro portate, ognuno accompagnato da un cocktail pensato per l’occasione.
Un debutto blasonato al Fuorisalone è quello di Bulgari, che con 1000 mq di installazione nel Design District di Brera mette i suoi colori e materiali nelle mani di Ivan Navarro, MVRDV e Storage Associati. Sempre parlando di collaborazioni illustri, Valentino presenta Nina Chez Valentino, un dialogo in cinque stanze fra le creazioni dello stilista e i complementi di arredo della Galleria Nilufar di Nina Yashar.
Un solo ospite è invece sembrato riduttivo a Louis Vuitton, che nella boutique di via Montenapoleone racchiude gli arredi da viaggio creati con alcuni dei nomi più in vista del design internazionale. Si tratta degli Objects Nomades di André Fu, Atelier Oï, Barber&Osgerby, Campana Brothers, Damien Langlois-Meurinne, India Mahdavi, Nendo, Raw Edges, Patricia Urquiola, Marcel Wanders e Tokujin Yoshioka, che saranno affiancati dall’anteprima mondiale della nuova collezione Les Petits Nomades.
Un’altra parata di nomi famosi va poi in scena – letteralmente – da Miu Miu, la cui boutique di via Sant’Andrea presenta l’edizione limitata delle Women’s Tales T-Shirt, 15 magliette dedicate ognuna ai cortometraggi che, dal 2011, sono andati a formare proprio le Women’s Tales volute da Miuccia Prada, confezionate da registe come Dakota Fanning, Chloë Sevigny e Agnès Varda.
Continuando con gli eventi, il 18 aprile entrambe le boutique di Pomellato (via San Pietro all’Orto e via Montenapoleone) vedranno esposte le nuove opere di arredo in collaborazione con Loredana Bozzoli, mentre Sartoni, sempre in Montenapoleone, ospiterà la sua collezione di tappeti disegnati da uno dei nomi più in vista del design internazionale: Patricia Urquiola. Se siete in vena di un ritorno sulle piste da ballo in stile retrò, imperdibile è la serata da Turri in via Borgospesso, dove gli arredi di lusso si mescolano all’intrattenimento dal vivo con musica dance anni ‘70.
Il 19 aprile si presenta poi come una delle giornate più calde per i nomi della moda alla Design Week. Dalle sneaker aerografate della capsule collection di Bally, accompagnate da dj set nello store di Montenapoleone, all’Anima Mundi della nuova collezione viaggiante di Brunello Cucinelli; dal set realizzato da Federico Peri per Il Bisonte in via Santo Spirito a Fratelli Rossetti e il loro giocare con le righe, dai mocassini ai tappeti, in collaborazione con CC-tapis, passando per l’installazione emozionale Light in the Darkness di Panerai, che trasporterà gli ospiti nel mondo degli Oceani, e terminando con la nuova collezione di Roberto Cavalli Home, arricchita da vasi in cristallo disegnati dal direttore creativo Paul Surridge.
Dopo tanto vagare per la città fra un party e l’altro è doverosa una pausa per ricaricarsi, meglio se in compagnia di un buon caffè. L’occasione perfetta la presenta Illy Caffè il 20 aprile con il lancio della Illy Art Collection 2018, progettata da Max Petrone e accompagnata da una performance dalle note tostate.
Sempre il 20 aprile potrete coniugare moda e passione per l’arte da Coach. La nuova collezione in edizione limitata del brand americano è stata infatti realizzata in stretta collaborazione con la Fondazione Keith Haring, e riporta un tributo alle illustrazioni dell’iconico artista.
Un’ultima tappa per rifarsi gli occhi? La boutique di Thom Browne, progettata in maniera da ricordare l’ambiente di un ufficio di New York degli anni ‘50. Una strizzata d’occhio al mondo del vintage in perfetto stile Design Week.
di Martina Faralli