Se pensiamo a Montblanc, la mente corre a gentiluomini in completo sartoriale con una stilografica in argento infilata nel taschino ed un calamaio sulla scrivania. Di sicuro non ci sovviene l’immagine di braccia ricoperte da intricati disegni o mani adornate da simboli variopinti. Ma da oggi tutto cambia: con la serie limitata Secret Adornment – Tattoo Edition, l’alta manifattura Montblanc incontra l’arte del tatuaggio. E lo fa seguendo la decennale esperienza del maestro tatuatore Mo Coppoletta.
Iper-esclusive le valigette che compongono questa Capsule Collection, presentate in occasione di Pitti Uomo 90. Saranno solo 30 ed ognuna avrà un vero e proprio tatuaggio all’interno della pattina, realizzato con inchiostro Montblanc, oltre alle iniziali del proprietario cesellate sulla finissima pelle Meisterstück Selection Sfumato. “L’utilizzo dell’inchiostro Montblanc rende la qualità del lavoro ancora più spettacolare – commenta Mo Coppoletta, artista del tatuaggio e fondatore dello studio The Family Business Tattoo di Londra. – È davvero raro poter utilizzare un liquido prezioso per lavorare sui tatuaggi”.
I motivi rappresentati sono tre, tutti ad omaggiare la secolare storia della Maison di strumenti per la scrittura. Un serpente sensuale rimanda alla Heritage RougeNoir Collection, appositamente creata quest’anno per festeggiare i 110 anni dalla fondazione. Una mongolfiera si fa portatrice della visione pionieristica del marchio, da sempre alla ricerca dell’innovazione e di ispirazioni da ogni continente, come ricorda anche la mappa del mondo che ripercorre sentieri di antichi avventurieri e l’espansione globale di Montblanc. I virtuosismi, che paiono quasi talismani, e lo stile sofisticato che, proprio come il tatuaggio, divengono espressione della propria personalità.
“I tatuaggi vengono impressi sulla pelle con l’inchiostro sin dall’alba dei tempi – spiega il Direttore Creativo Zaim Kamal – Con il suo heritage così radicato nella cultura dello scrivere, non c’è da stupirsi che Montblanc abbia scelto l’arte del tatuaggio come prima manifattura preziosa da inserire all’interno delle sue valigette”.
di Martina Faralli