Yes, We Can! We are Italians! L’ eccellenza magistrale del Made in Italy

 

Veterani del settore che hanno scandito il tempo della ricchezza e dello stile ma anche Brand più giovani che hanno guadagnato terreno a tempi record inghiottendo senza sosta un turbillon di griffe anche straniere. Si guarda sempre fuori, all’erba del vicino, un mood esterofilo che non so quanto paghi: il Bel Paese siamo ancora noi!

Vanta 65 anni di storia Herno, lo storico marchio di Claudio Marenzi, che partì dall’impermeabile per arrivare alle lavorazioni double-face, ai capi spalla in cachemire e fino ai duvet ultraleggeri. Un’azienda di famiglia da 33 milioni solo nel 2012.

Più giovane ma inarrestabile la storia e l’ascesa di Renzo Rosso. 1 miliardo e mezzo di fatturato con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente e il 75% lo deve a Diesel. Renzo Rosso non è il “Denim” per eccellenza, con Only the Brave, produce e distribuisce  Marc Jacobs, Vivienne Westwood, Dsquared, Just Cavalli e ha già messo le mani su Maison Martin Margiela,  Viktor & Rolf e Marni.

Salto indietro nel tempo, al 1860, usando le lancette , a scelta, di Luminor o Radiomir Panerai.

Impossibile non citare la Giorgio Armani Spa, società a socio unico. Lo stilista più celebre di tutti i tempi é riuscito a implementare del 16% il fatturato sul 2011, sfondando il tetto dei 2 miliardi.

Previsione di aumento di percentuale a doppia cifra anche per Leonardo Del Vecchio e la sua Luxottica che segna un +14% nel 2012, tradotti in 7 mld di fatturato.

Medesimo progresso a due cifre per Brunello Cuccinelli, l’imprenditore più amato e stimato dai suoi dipendenti.

Inizia negli anni ’20, e non conosce arresto, la preziosa ascesa di Damiani, unica azienda orafa italiana che oggi come allora disegna e produce i suoi gioielli. Pezzi unici, opere d’arte ” quotate” in borsa dal 2007.

Stessa scelta per Italian Indipendent. La new face della Borsa italiana, fondata da Lapo Elkann, Andrea Tessitore e Giovanni Accongiagioco ha sfornato un successo dietro l’altro, dagli occhiali in carbonio a lifestyle items cult per non parlare delle azioni di marketing mirato per Ferrari, Borsalino, Vans e Rinascente.

Chiudiamo questa prima rassegna con il total Look che “respira”, Mario Moretti Polegato, patron di Geox, è partito da una scarpa e oggi ha a bilancio un fatturato che supera gli 800 milioni di euro.

L’ eccellenza magistrale del Made in Italy.

 

(di Federica Piacenza)

 

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