Cateura è la più grande discarica di Asunción, la capitale del Paraguay. Un luogo infernale, ma da cui è riuscita a nascere la musica
Proviamo a immaginare di essere nati dalla parte “sbagliata” del mondo, quella in cui è più difficile essere bambini e ragazzi. In cui il tasso di dispersione e abbandono scolastico è spaventosamente alto. Dove l’acqua pulita è un lusso, esattamente come l’aria, resa irrespirabile dalle tonnellate di rifiuti che una grande città come Asunción produce giornalmente. Quella parte del mondo in cui, a volte, le tonnellate di rifiuti sono anche una fonte di sostentamento per intere famiglie e un appiglio per cercare di uscire da una condizione di indigenza estrema. Ora che la nostra mente ha creato questa immagine, sapete cos’è Cateura.
Cateura, Paraguay
La più grande discarica della capitale e dell’intero Paese sudamericano nasce nel 1984 per opera del Governo, in cerca di un luogo dove stoccare la sempre crescente mole di rifiuti prodotta da una città in costante espansione. Se è vero che nessuna discarica dovrebbe sorgere a meno di 5 chilometri dal primo centro abitato più vicino, come affermano da anni le principali associazioni ambientaliste del Paraguay, la realtà è tristemente differente. Le zone più povere della capitale come Bañados del Sur, Villa Colorada, San Miguel e Santa Ana confinano con la discarica, e decine di migliaia di persone, tra cui moltissimi bambini, sono costretti a crescere con i rifiuti come giocattoli.
L’Orchestra di Cateura
Nel 2006 l’ONG Alter Vida, in collaborazione l’associazione Tierranuestra, attiva all’interno del programma comunitario “Sounds of the Earth” la scuola di musica “Sonidos de Cateura”. L’obiettivo principale è quello di togliere i bambini dalla strada, cercando di evitare il loro coinvolgimento e sfruttamento in attività illecite e traffici pericolosi. Fin dall’anno successivo appare chiara la determinazione dei ragazzi coinvolti nel progetto, che insieme a liutai e riciclatori hanno trascorso una vita a rivendere pezzi e materiali tratti dalla discarica per ricavare qualche spicciolo.
Nel 2007 nascono i primi strumenti musicali realizzati esclusivamente con materiali di riciclo, tra cui chitarre e violini, mentre nel 2008 una prima Orchestra tiene concerti in Argentina. Il salto internazionale avviene nel 2009: la ufficialmente denominata Orquesta de Instrumentos Reciclados de Sonidos de la Tierra vola dal Paraguay all’Europa, con un programma di oltre 35 concerti tra Svizzera, Germania e Austria. Nel 2010 e nel 2011 l’Orchestra Riciclata si muove tra il Paraguay e l’Europa, fino a suonare in onore del Papa Emerito Benedetto XVI durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid.
Nel 2012 a prendere in mano le redini del progetto è l’ingegnere ambientale argentino Fabio Chávez, che decide di lavorare esclusivamente a Cateura e di rendersi indipendente dal progetto “Sounds of the Earth” di Luis Szarán. Con l’aiuto del riciclatore di Cateura, Don Cola, gli strumenti raggiungono un eccellente livello di raffinatezza e professionalità, e l’Orchestra diventa un fenomeno mondiale, tanto da diventare la protagonista del docufilm Landfill Harmonic nel 2015.
Nel repertorio dell’ensemble non manca nulla: i ragazzi spaziano dalla musica classica a quella tradizionale latinoamericana, oltre a rock e pop con interessanti reinterpretazioni di grandi classici di Frank Sinatra, fino al metal più duro dei Metallica, che li hanno voluti con loro sul palco. Nel 2018 approdano a Sanremo, con una versione toccante della Primavera di Vivaldi. E il percorso di questi ragazzi non è che all’inizio. “El mundo nos envía basura, nosotros le devolvemos música”: il mondo ci manda spazzatura, noi gli restituiremo musica.
di Martina Porzio