Andrea Incontri è uno dei cinque protagonisti che hanno fornito la loro esperienza e dato consigli durante la settimana della moda milanese. Infatti, (oltre all’esposizione dei creativi emergenti di Who is on Next? 2013 e Vogue Talents) Palazzo Morando si è visto teatro della Vogue Experience “A Conversation With Vogue” che ha presentato per ogni incontro una sessione sia con il pubblico presente che con quello virtuale delle piattaforme social, che ha partecipato utilizzando l’hashtag #aconversationwithvogue.
Cosa si prova a vedere i propri capi sfilare in passerella?
La sfilata è un’emozione fortissima: ti metti davvero a nudo e non ci possono essere errori.
Qual è il consiglio che puoi dare ai giovani stilisti che decidono di intraprendere la tua stessa strada?
Se volete fare questo lavoro fate esperienza per capire come funziona: osservate!
Qual è la tua principale fonte di ricerca?
Non basta internet, la moda è cultura: è fatta di tomi bellissimi, di campionari di tessuti, di luoghi.
Oggi è molto difficile emergere nel mondo della moda. Tu sei uno di coloro che l’hanno fatta. Cosa ti senti di dire ai nuovi creativi?
Lo spazio c’è per tutti quelli che hanno da raccontare qualcosa, il copia/incolla fra poco imploderà. Ai giovani designer consiglio però di imparare, essere curiosi, scoprire cosa c’è sul mercato.
Qual è per te la chiave del successo?
Dovete crederci ma soprattutto rispettare il vostro punto di vista estetico ed essere voi stessi. In questo lavoro ci vuole tantissima umiltà, tenacia, sacrificio e voglia di fare.
Da cosa non riusciresti mai a prescindere?
Una cosa per me fondamentale nel lavoro è l’amore. Quindi gli affetti, la mia famiglia.
Dove consigli di cercare ispirazione? E quando non arriva?
L’ispirazione c’è sempre, non conosce stagioni, non ha calendario. Così come a volte non c’è! Trovo ispirazioni nel mondo del cinema Fellini, Lars con Trier, il cinema francese e l’arte contemporanea.
Aglaia Restuccia