Chiara Noschese, figlia del celebre attore e comico napoletano Alighiero Noschese, è un’attrice e cantante italiana definita ormai da molti la “regina del musical”.
Una carriera sempre in ascesa, grazie anche all’eclettismo e la pragmaticità che la contraddistingue. Dopo il diploma al Laboratorio di esercitazioni sceniche, diretto da Gigi Proietti, lavora presto come attrice comica ma anche drammatica, passando dal musical alla prosa, dal cinema alla televisione e sperimentando ogni volta nuovi percorsi professionali. In anni di carriera l’abbiamo vista nelle più disparate vesti: da protagonista e interprete a direttore del casting e poi acting coach alle audizioni per “Sister Act” e “La febbre del sabato sera”. Un vero e proprio personaggio camaleontico, coinvolgente e affascinante.
Energia, vitalità, sentimenti e forza comunicativa: sono le qualità che ho avuto il piacere di riscontrare nella regista Chiara Noschese in occasione della conferenza stampa per la presentazione del suo nuovo musical “The blues legend”, e dopo la quale mi ha dedicato qualche minuto per una bellissima chiacchierata.
In anni di carriera l’abbiamo vista in numerose vesti: attrice, cantante, doppiatrice e ormai da un pò anche regista. Qual è il ruolo che preferisce?
Regista, regista, regista forever! Nell’altro ho dato tutto, ora mi va di dare quello che ho imparato io, sfruttare la mia esperienza.
La rivedremo presto come interprete?
Si, sicuramente. Purtroppo o per fortuna!
La regista torna a Milano con il suo nuovo musical: “The blues legend”. Come si sente?
Io ho realizzato questo spettacolo con tutto il cuore, per far ricordare anche al pubblico questa musica, che fa parte un pò di tutti ma che forse è stata un pochino dimenticata. E io voglio ricordarla grazie a questa storia popolare che ho inventato, raccontata da persone normali che hanno un mito in comune, quello della musica. Non è una trasposizione del film ma un omaggio al mito dei Blues Brothers e alla musica. Ho cercato di creare una storia che potesse essere al servizio di questa musica.
Dodici personaggi alla ricerca di un sogno; quello di fare musica. Pensa che oggi sia cambiato qualcosa?
Io vorrei andare contro quello che è cambiato. Tutto quello che ci siamo persi, purtroppo a causa della violenza di informazioni, di ipertecnologia, vorrei tornare un attimo all’antico, al semplice e genuino: respirare, alzarsi in piedi e scatenarsi. Questo vorrei.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova straordinaria regia di Chiara Noschese? Cosa vuole lasciare al pubblico con questo spettacolo?
Spero tanto che gli italiani abbiano voglia di ballare, di divertirsi, di ascoltare qualcosa di non difficile, alla portata di tutti, che arriva al cuore. I nostri protagonisti sono in dodici ed è come se io mi fossi spezzata in dodici: in ognuno di loro c’è una parte di me. Speriamo che il pubblico possa accogliere questo spettacolo con calore.
Quali sono i suoi prossimi progetti artistici?
Collaborazioni sicuramente. Ora tornerà al Teatro Eliseo di Roma la mia regia per Luca Barbareschi, quindi sarà la strenna natalizia al Teatro Eliseo e poi anche con Luca ci saranno altri progetti.
di Flavia Liviero