Cantautrice italiana, nata a Roma ma americana d’adozione. Nel 2007 Riccardo Cocciante l’ha scelta come protagonista della sua Opera musicale Giulietta e Romeo e proprio in questi giorni sta aprendo i concerti di Vasco Rossi negli stadi. Denise Faro è un’artista di fama internazionale, che negli anni ha recitato in diversi musical, da High School Musical a Il Mondo di Patty, neiteatri di Italia, Spagna e America Latina. A Gilt Magazine ha raccontato il suo percorso nel mondo della musica e l’ultima importante collaborazione con Vasco Rossi, nel singolo Libera e se mi va che il cantante di Modena ha scritto per lei, in onore di tutte le donne.
Hai avuto l’opportunità di esibirti sia nei musical ma anche come cantante solista: quale esperienza ti ha segnata maggiormente?
Sono state esperienze molto diverse. Sicuramente iniziare dai musical è stato utile perché ho imparato tanto dai miei compagni e dai colleghi. Fare musical significa trovarsi in un cast enorme, con persone che hanno anche più esperienza di te ed è stata sicuramente un’ottima scuola per iniziare. Invece cantare su un palco da soli è tutto un altro discorso perché ti devi mettere quasi a nudo con la gente e con te stesso, altrimenti non arrivi. Il mondo del musical mi ha insegnato a rispettare il palco e i tempi che tante volte invece, quando inizi da solista, non ti rendi conto di tutto il lavoro che c’è dietro.
Quindi venire dal mondo televisivo e dei musical ti ha aiutato artisticamente a solcare i palchi di grandi stadi?
Sì, la mia comodità oggi sul palco è data anche dall’esperienza passata. Un musical ti costringe a un personaggio, a delle battute, a dei movimenti precisi e quindi ti porta a conoscere il palco mentre la televisione ti insegna a stare davanti alle telecamere. Metti insieme queste due cose e sei pronto a un palco anche che non è il tuo.
Come è nata la collaborazione con Vasco Rossi? Hai qualche aneddoto da raccontare?
Io e Vasco ci siamo conosciuti molti anni fa, io dico sette anni fa, lui dieci e forse ha ragione lui. La nostra è un’amicizia vera e propria. Quando ha deciso di regalarmi una sua canzone, io non ne sapevo niente, è arrivata a sorpresa e mi ha detto “questa è per te, fai tu quello che vuoi”, sono stata molto felice di lavorarci insieme. La prima volta che siamo entrati in studio e ho cominciato a cantarla, è stato bellissimo ricevere da parte sua le indicazioni che mi dava dall’altra parte del vetro.
Siamo abituati alla rockstar vera e propria sul palco, ma dal punto di vista umano com’è Vasco Rossi nella vita di tutti i giorni?
È una persona molto umile e super emotiva, anche se secondo me questo lo sappiamo anche guardandolo sul palco perché i suoi occhi trasmettono tanto. Vasco ha una grande sensibilità ed è sempre pronto ad ascoltare e a dare consigli. Fin dall’inizio con lui non ho mai sentito quel distacco tra una persona sconosciuta/emergente e la grandissima rockstar perché è molto umile.
Nel 2021, esce il singolo Cambio di rotta che presenterai quest’anno live. A cosa fa riferimento per te Cambio di rotta?
Quella canzone per me è un piccolo manifesto perché l’ho scritta in un periodo in cui ho detto “Basta, adesso voglio riprendermi la mia vita e smettere di dare retta agli altri”. L’ho scritta inizialmente nel mio vecchio diario di scuola e quando l’ho riletta ho pensato alla fatica che facevo per cercare di assomigliare a chi mi stava intorno pur di appartenere a qualcosa. Questa cosa quando ero piccola l’ho vissuta tanto, perché ho sempre voluto fare musica e diventare cantante e per questo molte volte mi sono sentita dire che ero matta, che non sarei mai riuscita, o che ero troppo presuntuosa. Quindi alla fine non appartenevo mai a nessuno finché non ho trovato il mio mondo.
Secondo te, per spaccare nel mondo della musica (ma in generale in altri settori) nel tuo caso cosa ha fatto la differenza?
Oltre al talento e allo studio, bisogna avere fortuna. Secondo me la cosa importante è esserci a tutti i costi. Nel mio caso, la mia carriera in America Latina è iniziata grazie a un musical che ho fatto in Italia, Il mondo di Patty. Inizialmente, tutti mi dicevano di non farlo perché lo definivano un musical di serie B e che dato che avevo già fatto Romeo e Giulietta e High School Musical non avrei dovuto farlo. Il musical però a me piaceva e quindi alla fine l’ho fatto. Quando poi hanno deciso di farlo anche in Spagna, stavano cercando una persona che parlava spagnolo e io mi sono proposta anche se non conoscevo lo spagnolo. Quindi la fortuna me la sono un po’ creata perché dopo il musical in Spagna sono stata notata da un talent scout e da quel momento è iniziata tutta la mia carriera in America Latina. Quindi sono convinta che ci devi essere e non puoi aspettare che qualcuno ti bussi a casa.