A Stresa, di fronte alle Isole, uno degli alberghi più lussuosi e conosciuti al mondo festeggia quest’anno i 150 anni di attività. Il Grand Hotel Des Iles Borromés in questi anni ha lasciato nel cuore dei suoi ospiti un segno particolare e le sue *****L ci spiegano di che tipo di Imprinting stiamo parlando. Dal 21 marzo del 1863 questa sontuosa struttura non ha mai smesso di essere dimora di ‘lusso’ e luogo prediletto da personaggi di spicco del mondo della diplomazia internazionale, dello spettacolo e della nobiltà.
Carlo, Giuseppe, Giovanni, Antonio e Luigi sono gli ‘Omarini freres’, i 5 intraprendenti fratelli albergatori che fecero costruire il Des Iles Borromées e trasformarono Stresa in polo turistico internazionale mezzo secolo fa. Era il 1961, anno della Proclamazione del Regno d’Italia e pochi credevano nel successo della loro impresa: quella di creare un albergo di lusso sul litorale stresiano che potesse accogliere i primi clienti all’interno di un edificio unico con tutte le comodità del caso sembrava un vero e proprio azzardo. Con quelle ‘128 camere arredate in stile principesco, saloni, un vasto parco, servizio diligenze e bancario’…che follia, pensavano i più. Ma dopo 17 mesi di intenso lavoro, la sera del 21 marzo del 1863 lo stupore accolse tutti gli ospiti: più di 700 invitati, tra cui oltre trecento milanesi, proprietari di ville e nobili, vennero fatti sedere nel salone a piano terra, in terrazza e in giardino.
Le cronache da Milano scrissero che il Grand Hotel ‘rischiarato dalla suggestiva fontana luminosa faceva impallidire i nominati Hotel di Svizzera, Germania e del mondo’ . Questo fu il resoconto del giornalista della ‘ Gazzetta del popolo’ di Torino del marzo 1913, dopo che si era documentato leggendo gli articoli dell’epoca per ricordare degnamente il cinquantesimo dell’albergo. E se ancora molte ‘penne’ scrivono e cercano di descrivere le meraviglie di questo colosso del lusso, sembra quasi inutile raccontare che in poco tempo, dopo l’inaugurazione, il Borromées si affermò come fiore all’occhiello dell’hospitality sul Lago Maggiore. Per banchetti, tè danzanti, incontri, riunioni, concerti, l’appuntamento per la clientela più prestigiosa era sempre al Grand Hotel Des Iles Borromées. Nei saloni dipinti in bianco ed oro stile Luigi XVI, negli ambienti ornati da eleganti specchiere e illuminati da sfarzosi lampadari. Fu luogo d’incontro (e non solo di vacanza) per personaggi che hanno scelto le sorti della geopolitica mondiale, dal Presidente della Repubblica Francese Leone Gambetta a Benito Mussolini, dagli esponenti della finanza mondiale come Rockfeller e Carnegìe ai grandi nomi della letteratura come Gabriele D’Annunzio.
Ristrutturazioni ed ampliamenti nei primi anni del 1900; la cessione di una parte delle quote societarie alla C.I.G.A Hotels, Compagnia Italiana Grandi Alberghi; la Grande Guerra che segnò duramente l’edificio, che non chiuse ma fu requisito e trasformato in ospedale militare poi bruciato in parte e trafugato. Tutto questo alla fine della seconda guerra mondiale si tradusse in “un’invasione” di imbianchini, fabbri, tappezzieri e muratori che in soli tre mesi lo riportarono al vecchio splendore, conservando tuttavia lo spirito architettonico dell’epoca pur integrando tutte le moderne soluzioni necessarie a rendere più confortevole la permanenza dei moderni viaggiatori.
Oggi l’Hotel vanta il blasone di ‘ Locale storico d’Italia’. Centotrentuno camere doppie, 25 junior suites, 5 camere singole e 11 suites tra cui la celebre suite Hamingway, unica nel suo genere. Tutte le stanze da letto sono dotate di idromassaggio e connessione internet veloce; gli ospiti possono usufruire di un eliporto privato, piscine e campo da tennis e di una modernissima spa coordinata da medici.
La Dott.sa Elisabetta Grassi, Manager di SIALM srl, la società che gestisce oggi il Grand Hotel Des Iles Borromèes, ha scelto noi di Gilt Magazine, che di lusso e italianità siamo orgogliosi appassionati, per testimoniare la storia, la tradizione, l’ospitalità, ma soprattutto l’imprinting che lascia uno degli alberghi che nel mondo ancora oggi festeggia con *****L i 150 anni di età.
Dott.ssa Grassi, da quanti anni gestite il Borromées? E come sono stati questi anni?
Nel 1990 alcune famiglie di albergatori storici di Stresa, che già in società avevano acquistato l’Hotel Regina Palace nel 1974, hanno rilevato dalla CIGA Hotels il Grand Hotel des Iles Borromées e hanno iniziato a gestirlo direttamente affidando l’incarico alle nuove generazioni.
Questa struttura è considerata patrimonio culturale, non solo per Stresa. Ogni stanza del Des Iles Borromées racconta una storia.
Quando la CIGA cedette le quote del Grand Hotel des Iles Borromées, l’albergo versava in uno stato di decadenza evidente, infatti non essendo più un “hotel strategico” per la Compagnia, era stato bloccato da tempo qualsiasi investimento non strettamente necessario. Nonostante ciò, una delle prime stagioni, ospitammo, abbastanza casualmente, la moglie di un principe saudita. Il luogo le piacque talmente tanto che decise di fermarsi al Borromées, con tutto il suo seguito, per 100 giorni. Quell’occasione fu per noi fondamentale per due motivi: imparammo a conoscere perfettamente le incredibili e, a volte, stravaganti esigenze degli ospiti arabi, facendone tesoro per il futuro e decidemmo che tutto il ricavato di questo inaspettato soggiorno avrebbe dato il via a grandiosi lavori di ristrutturazione che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Ci racconta un episodio curioso?
Proprio durante questo soggiorno, arrivavano frequentemente ospiti illustri, generalmente principi e principesse arabe, a salutare la principessa residente presso di noi. Una volta vollero organizzare un pic nic nelle vicinanze (due segretari della principessa scelsero Graglia, sulla collina poco sopra Stresa) e ci mandarono ad acquistare, per loro conto, cinque tappeti persiani per permettere agli ospiti di accomodarsi sul prato. Quel giorno tutti gli abitanti del paesino poterono assistere, attoniti, alla sfilata di limousine, tappeti, argenteria e tutto ciò che era stato richiesto per l’insolito pranzo. Sembrava di stare in una fiaba.
Che ruolo ebbe Thomas Cook?
Thomas Cook, pastore protestante londinese, fu il fondatore della prima omonima agenzia di viaggio e viene considerato l’inventore del turismo moderno. Il Signor Cook, dopo aver incontrato e conosciuto i fratelli Omarini, allora proprietari del Grand Hotel, decise di insediare proprio all’interno del parco della neo nata proprietà uno dei suoi uffici. Ulteriore testimonianza del fatto che già verso la fine del 1800 il Grand Hotel des Iles Borromées era presente come struttura alberghiera ai primi posti per turisti europei e mondiali in visita al Lago Maggiore.
Se dico Hemingway?
Ernest Hemingway è uno degli ospiti più illustri che abbiano soggiornato qui al Borromées. Si fermò a Stresa per ben due volte: la prima per convalescenza dopo una ferita di guerra alla giovane età di 19 anni, nel 1918; la seconda risale al 1948, quando lo scrittore soggiornò nella stanza 105, una presidential suite che da quel momento prese il suo nome e divenne la camera più prestigiosa del Grand Hotel des Iles Borromèes.
Hemingway, che nel suo secondo soggiorno firmò il libro d’oro del Grand Hotel definendosi “an old client” (un vecchio cliente, ndr), nel suo più celebre romanzo “Addio alle armi” non si dimenticò di citare il nostro albergo, facendolo così conoscere in tutto il mondo.
Tanti nomi tra i più importanti della terra si sono dati appuntamento al Grand Hotel. C’è un ricordo di loro?
In 150 di storia il Borromées è stato teatro di eventi di risonanza mondiale dei quali è rimasta indelebile traccia nella cronaca dai tempi passati fino a oggi. Basta sfogliare il libro degli ospiti illustri per imbattersi in veri e propri tesori come le firme di numerosi ospiti che in un secolo e mezzo di attività hanno dato all’albergo la nomea che ancora oggi ci fa conoscere in tutto il mondo. Abbiamo avuto visitatori illustri da ogni parte del mondo, dalle più alte cariche politiche come Mussolini, il re e la regina di Portogallo, re Hussein di Giordania, re Faruk d’Egitto, l’Agha Khan, nonché star del cinema come Charlie Chaplin, Clarke Gable, Eleonora Duse e personaggi di cultura come Toscanini, il premio Nobel Gorge Bernard Shaw e Gabriele d’Annunzio. E l’elenco non si esaurisce certo qui. Basta scorrere il registro…
Per condividere questo pezzo così importante di storia abbiamo incaricato il noto storico stresiano Andrea Lazzarini di scrivere un libro su questi primi 150 anni. Al momento l’imponente opera non è ancora compiuta e per questo abbiamo allestito una esposizione in una sala dell’albergo dove è possibile visionare non solo foto ma anche documenti storici importantissimi e assistere alla proiezione di un video che riassume in 30 minuti l’intera vita del grand Hotel des Iles Borromées.
Dagli ospiti celebri alle prelibatezze in tavola. Lo servite ancora il Gateau di Stresa? E vuole spiegarci di che si tratta, vista la sua antichissima storia e tradizione?
Il Gateau “Stresa” era un dolce di ispirazione elvetica e molto speciale per l’epoca, ideato e servito durante la cena di gala in occasione dell’inaugurazione del Grand Hotel il 21 Marzo 1863. Era stato realizzato dal grande chef Giovanni Vialardi, al servizio della Corte Sabauda sotto il regno di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II. Fu un vero onore poter affidare a lui il menù dell’inaugurazione dell’Hotel.
Oggi, come del resto in tutti i settori alberghieri, anche nella pasticceria sono stati fatti passi da gigante e una torta così classica ma piuttosto semplice negli ingredienti non sarebbe apprezzata quanto lo merita. Per celebrare il nostro 150° abbiamo quindi deciso di elaborare un nuovo dolce (vedi foto, ndr ), ma di mantenere la tradizione del Gateau Stresa, elaborandone la ricetta creando “ Les Petits gateaux Stresa”, piccola pasticceria da tè che, aggiungendo un pizzico di fantasia alla ricetta originale, ci permette di non dimenticare mai le nostre origini.
Dai piaceri della tavola passiamo ora ai piaceri dello spirito e del corpo. In un albergo così, non poteva mancare una SPA: ce ne vuole parlare?
La SPA Des Iles Centro Benessere Stresa è il nostro fiore all’occhiello; inaugurata nel 1984, è stata uno dei primissimi centri benessere in Italia.
E’ nata per una clientela che voleva unire al lusso di un albergo a 5 stelle il relax di un Centro Benessere dove potersi nascondere, rilassare e allontanare dai problemi della vita quotidiana. Negli anni si è trasformata in una “medical spa” aperta non solo ai clienti dell’hotel ma a chiunque voglia rimettersi in forma secondo principi medici all’avanguardia, affidandosi alla elevatissima specializzazione delle nostre estetiste e dei nostri terapisti. Per chi soggiorna sono disponibili settimane di dieta personalizzata e menu disintossicanti, realizzati su misura. Il nostro programma per eccellenza è il famoso “Salute e Bellezza” che unisce trattamenti riducenti, anticellulite, sgonfianti, a un regime dietetico preparato ad hoc per ogni cliente da un medico specialista a lui dedicato. Oltre ai pacchetti settimanali la nostra spa offre un listino di trattamenti à la carte che vanno incontro alle esigenze di qualsiasi ospite grazie ad una continua innovazione di tecniche e prodotti di ultima generazione.
Grand Hotel Des Iles Borromées
Dott.sa Elesabetta Grassi SPA Manager
www.grandhotelstresa.it
(di Marianna Morandi)