Giusy Ferreri si racconta in un’intervista che parla del suo nuovo tour Cortometraggi Live: un inno al ritorno sulla scena, alla musica che riappare sui palchi dopo un periodo di lungo silenzio. Curiosità sul nuovo album, progetti futuri e sogni nel cassetto. Giusy Ferreri ci apre le porte del suo universo artistico e del percorso che l’ha condotta fino a qui.
Che significato ha per te la rock ballad “Causa effetto?”
“Causa effetto”, il singolo attualmente in radio, vuole essere un inno alla consapevolezza sull’approccio nei confronti della vita e tutto ciò che ci circonda; arriva a tratti introspettivo e a tratti energico e liberatorio. Così come nel video, la presenza del Colibrì vuole rappresentare la gioia di vivere e la tenacia nel saper superare gli ostacoli. Un messaggio per me molto importante che è la conseguenza di questi ultimi 2 anni di difficoltà per il genere umano. Ma anche del nostro rapporto nei confronti della natura e della Terra che ci ospita.
La tournée estiva per presentare il tuo ultimo album “Cortometraggi” è un simbolo di rinascita dopo due anni di fermo del mondo dello spettacolo. Come vivi questo momento?
Confermo che tornare live la si può definire una circostanza per divertirsi e gioire sia per chi vive l’entusiasmo sul palco come me e i musicisti che mi accompagnano, sia per chi si diverte tra il pubblico. Per me è come se fosse una boccata di ossigeno indispensabile, non ne potrei fare a meno. Vivo questo mestiere con grande passione, gratificata e sempre grata di poter riuscire a godermelo con lo stesso entusiasmo del primo giorno di debutto. In realtà la pausa dei miei live c’è stata solo nel 2020 nel pieno della pandemia, ma anche lo scorso anno fortunatamente sono riuscita a realizzare ugualmente il mio tour estivo.
Qualche curiosità sul nuovo album?
L’album “Cortometraggi” lo definisco un album maturo che ho avuto modo di realizzare con il confronto mirato, e che desideravo da tempo, di numerosi stimati cantautori. Da Masini a Gaetano Curreri; da Diego Mancino, Bungaro a Giovanni Caccamo, per citarne alcuni. L’ispirazione arriva dalla pellicola cinematografica per raccontare pezzi di vita, di confronto, tra lo scorrere della vita quotidiana e il nostro relazionarci tra esseri umani e anche nei confronti del mondo che ci circonda. Sono presenti diverse ambientazioni per dare un equilibrio di colori e sfumature. Spicca tra i titoli “Federico Fellini”, un brano che rende omaggio al grande regista italiano di fama internazionale. Per quanto riguarda gli arrangiamenti e la produzione, ho desiderato fortemente che suonassero proprio i musicisti che ormai da anni mi accompagnano live.
Negli anni hai collezionato 1 disco di diamante e 18 dischi di platino, mostrando una capacità di spaziare tra generi e stili più disparati. C’è stata un’evoluzione naturale o con il tempo ti sei accorta di non riconoscerti più in un determinato genere?
Mi ha sempre stimolato e divertito spaziare tra generi e stili musicali più disparati, perché amo la musica a 360 gradi e non ho mai pensato al rischio o alle conseguenze, se non all’esigenza di soddisfare ogni mia singola curiosità e non farmi etichettare in un solo genere, ma liberare la mia vocalità ad esprimersi in diversi modi. Fa parte del mio approccio istintivo. Ad oggi sono molto felice del percorso realizzato sia nel ruolo di interprete che in quello di cantautrice. Attualmente oltre ad essere in radio con “Causa effetto” sono anche ospite in un featuring speciale con la Band
stoner rock Casablanca con il brano “Siamo in America”, che rimarca il livello di odio che imperversa nel genere umano, al giorno d’oggi come nel passato.
Qual è il disco e/o il brano al quale sei più affezionata?
Sinceramente li amo tutti, da “Il party” (uscito nel 2005 e poi inserito nell’album “Gaetana” del 2008), Fotografie 2010, il mio Universo 2011, L’attesa 2014, Girotondo 2017 e Cortometraggi 2022. Ovviamente mi sento più viva e concentrata attualmente sul mio album più recente.
Qual è l’artista con il quale hai collaborato che ti ha maggiormente ispirata?
Per quanto riguarda le collaborazioni che mi hanno maggiormente ispirata posso dire tutte, da Tiziano Ferro a Linda Perry; da Sergio Cammariere a Takagi e Ketra; e ancora, Marco Masini, Federico Zampaglione, Diego Mancino, Caccamo, Gaetano Curreri ed infine Bungaro, che ritrovo in “Causa effetto” dopo aver scritto insieme “Il mare immenso” per la mia prima partecipazione al Festival di Sanremo.
Progetti futuri?
Progetti futuri, le tappe del tour teatrale, il 1 ottobre all’Auditorium Parco della Musica a Roma e il 3 ottobre a Milano al Teatro dal Verme. Seguirà una nuova fase creativa che in realtà è già attiva nei giorni di pausa tra una data e l’altra, in attesa della pubblicazione di un prossimo futuro album o singoli da pubblicare di volta in volta.
Un ringraziamento speciale a Giusy Ferreri per la sua gentilezza e positività coinvolgente, augurandole il meglio per il nuovo album e tutti i suoi progetti futuri!