Intervista a Martina Cabassi: il brand Sculpt.58 come emblema del legame con la sorella Valentina

Intervista a Martina Cabassi, 26 anni, fondatrice con la sorella Valentina del brand Sculpt.58, che ha fatto il suo debutto a maggio

di Chiara Pellini

Martina Cabassi, giovane imprenditrice digitale e influencer, nata sotto il segno zodiacale del Leone, con innumerevoli passioni, dai viaggi alla lettura di romanzi (ama i gialli), ma anche all’amore per i bambini, debutta con una seconda esperienza nel campo della moda: SCULPT 58. E lo fa con la sorella Valentina, ma, come ci tiene a specificare più volte, sotto l’occhio vigile della madre, che l’ha aiutata molto nelle sue scelte stilistiche e artistiche, visto il suo background nel campo della moda mare. 

Come è nata l’idea del brand Sculpt.58?

Io e mia sorella Valentina volevamo fare qualcosa insieme da tanto tempo. Abbiamo sempre pensato che quando sarebbe stato il momento giusto, lo avremmo fatto. Quest’anno è successo. Il nostro obiettivo è stato fin da subito creare qualcosa che facesse stare bene le persone e che valorizzasse il loro corpo. Ci siamo chieste che cosa potessimo fare. Considerate che io e lei siamo come il bianco e il nero: non abbiamo neanche una cosa in comune a livello di percezione e pensiero. Abbiamo ricercato qualcosa che ci unisse. Vale, un giorno, ha proposto: “E se progettassimo dei body?”. Io non ci avevo minimamente pensato, eppure il body è un capo che usiamo spesso entrambe. È molto versatile, lo indossiamo di giorno e di sera, con una giacca o senza. Fin da subito abbiamo definito i nostri obiettivi: vestibilità valorizzante e qualità.

Come si sono sviluppate la ricerca dei tessuti e l’ideazione del prodotto?

Abbiamo cercato dei tessuti italiani sostenibili, elastici, e che dessero supporto al corpo. Nostra mamma ci ha aiutato molto. Lei è napoletana e aveva un negozio di costumi, per cui sa come muoversi. Ci ha indicato un laboratorio a Napoli in cui oggi vengono realizzati i nostri modelli. Per ora sono tre: Gia, Mia ed Eva. Per idearli, io e Vale ci siamo confrontate su cosa ci piace indossare: io generalmente preferisco il collo alto, mentre lei predilige capi più scollati. Li abbiamo descritti, poi insieme li abbiamo disegnati. La ricerca dei tessuti è avvenuta qui a Milano, e abbiamo optato per due colorazioni: nero e rosso. 

Come funziona la gestione del brand e come vi dividete i compiti tu e tua sorella?

Dall’ideazione di Sculpt.58 alla messa in produzione abbiamo fatto tutto insieme. Adesso, invece, me ne occupo principalmente io, in parallelo con le borse di Amì Milano, brand che gestisco con le mie amiche Ginevra e Benedetta. Da poco sono anche entrata in un’agenzia, ma fortunatamente sono ancora in una fase in cui riesco a districarmi e organizzare bene i lavori. Mia sorella, invece, ne ha di più ma ogni volta che può è sempre li ad occuparsene con me, abbiamo compiti differenti, io gestisco la contabilità, i pacchetti e le spedizioni. Il tutto avviene nella mia vecchia stanza nella casa di mia mamma a Milano. È impegnativo ma sono felicissima, soprattutto quando leggo le recensioni. Verso settembre, quando e se vedremo della crescita nel brand, penseremo ad espandere il personale. Per ora abbiamo fatto un pop up qui a Milano per 2 giorni, dopo l’estate ci piacerebbe aprirne altri in giro per l’Italia. È indescrivibile per me la sensazione che si prova nel vedere soddisfatto un cliente. Qualche giorno fa è arrivata una ragazza con un seno importante, ha provato un modello e le stava divinamente. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e siamo super felici.

Il successo di Sculpt.58 ha una base solida nel seguito che avete tu e tua sorella sui social. Come percepisci il mondo dell’influencer marketing oggi? Pensi sia un settore che ha ancora spazio o credi sia saturo?

È un mondo sicuramente saturo perché ci sono tante persone con un seguito impressionante in termini numerici. Allo stesso tempo, però, credo che ognuno possa crearsi la sua nicchia puntando su un modello di comunicazione diverso. Ma riuscire a crescere è la parte più difficile.

Sulla tua pagina Instagram è evidente la tua predilezione per i video beauty. È una delle tue passioni?

La passione per il mondo beauty c’è da sempre a casa mia. Io e Vale, da piccole, passavamo il tempo a truccarci e farci le foto. Adesso mi fa ridere che abbiamo riniziato a farlo. Devo ancora imparare tanto sul make-up, ma adoro l’idea di trasformazione che il trucco regala. Ho anche altre passioni che vorrei pian piano affrontare. Amo viaggiare e ho avuto la fortuna di farlo tantissimo da bambina. L’ultimo viaggio importante che ho fatto è stato in Namibia con Vale e i nostri fidanzati. Peccato non poter viaggiare tutti i giorni! Mi piacciono tanto anche i libri, in particolare i gialli o thriller psicologici. In generale mi piacerebbe portare un pochino più di me sui social.

Hai qualcosa che bolle in pentola per il futuro?

A parte bollire io ora con questo caldo a Milano, ho tante idee in testa che devo riordinare, per quanto riguarda il lavoro. Vi ammetto, però, che io nasco come mamma: ho lavorato due anni in un asilo nido e adoro i bambini. Ho i miei piani per il futuro ma, come dicevo all’inizio, so che quando sarà il momento accadrà tutto quello di cui abbiamo bisogno.

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