La Regina delle Rose (così come l’ha definita Franco Moschino), parla della sua donna, dei suoi sogni e delle sue icone di eleganza. Lei è Anna Molinari, mente creativa e volto Blumarine e Blugirl. Matita leggera e deus ex machina di quelle donne che passano e lasciano il segno, che scelgono il proprio stile senza seguire a tutti i costi le mode, che sanno come e quando osare, senza perdere la grazia.
Una vita piena, la sua, fatta di una carriera dorata, una famiglia unita e consacrata alle donne, alla loro bellezza e a un’eleganza profumata che lascia il ricordo di un campo di fiori primaverile con un unico sogno irrealizzabile…vestire Audrey Hepburn.
Partiamo dall’inizio, ci può raccontare com’è la donna che indossa i suoi abiti? Sia quella Blumarine che quella Blugirl?
La donna Blumarine è una donna solare e ironica che ama sentirsi bella come riflesso del proprio equilibrio interiore e della propria positività. Una donna che sogna anche in tempi difficili come quelli odierni e che cerca di vedere la vita “in rosa” senza mancare di concretezza, ma con la capacità di attingere da quello che ha dentro.
La donna Blugirl si identifica in un’immagine ironica e bon ton con un tocco di eccentricità. Una donna romantica e femminile che ama lo stile colorato, trendy, ma attento ai dettagli.
Colore. Come arriva l’ispirazione per la scelta delle nuance che colorano le sue passerelle?
Un film, un viaggio, un quadro, i fiori del mio giardino. Tutto è fonte di ispirazione e ogni idea può essere facilmente tradotta in un disegno ben definito. Ho sempre creduto nel “potere del colore” in tutte le sue versioni. I colori pastello ricordano le sfumature della natura e i paesaggi sconfinati, mentre i colori vivaci trasmettono energia e dinamismo.
Un capo, un accessorio, una stampa: cosa non manca mai nelle sue collezioni?
Nelle mie collezioni non manca mai un riferimento ai fiori e, in particolare, alla rosa. I colori, le stampe e la mia tendenza a ornare i capi con un dettaglio che la richiamano hanno portato Franco Moschino a definirmi “La Regina delle Rose”.
Immagini un film, in quale vorrebbe vedere ondeggiare le sue creazioni?
Colazione da Tiffany. Audrey Hepburn sarebbe stata stupenda con le mie creazioni.
Qual è la colonna sonora che assocerebbe alla collezione per questa PE 2013?
Quella che ha accompagnato la mia sfilata Blumarine PE 2013. No Wow dei The Kills e Pinky’s dream (Trentemoller remix) di David Lynch.
E quale invece quella da cui si farebbe ispirare o si è fatta ispirare?
Amo molto lo stile di Andrea Bocelli e spesso mi faccio ispirare dalle sue canzoni.
Parliamo di look. Un tocco animalier da portare con…?
Tessuti see-through, con passamanerie di pizzo e micro ruches.
Look da spiaggia, qual è la mise perfetta? E quella da bocciare?
Da sempre preferisco il bikini, meglio se con stampe multicolor e dettagli gold. Da bocciare tutto ciò che non è compatibile con età ed occasione d’uso.
L’outfit perfetto per un cocktail a bordo piscina?
Un caftano in seta con stampe colorate.
Il look per un primo appuntamento in una sera d’estate?
Un abito impalpabile e romantico con dettagli preziosi, stampe floreali, o ricami brillanti.
Da maggio a ottobre si apre la classica stagione da “wedding day”. Un suggerimento per non sbagliare?
Scegliere un abito semplice, con gonna a corolla e sofisticati ricami in filo. Meglio i colori delicati come il cipria o l’azzurro polvere.
Le sue collezioni sono sempre ultra femminili, c’è un capo che una donna non dovrebbe mai indossare per non perdere la sua femminilità e la sua grazia?
Una donna può fare a meno di tutto ciò che non è in linea con il suo gusto, il suo stile e con le sue caratteristiche fisiche, indipendentemente da mode e tendenze. Credo che ogni donna debba prediligere capi che valorizzino le proprie forme e la propria personalità.
Pensiamo alle donne della storia, c’è una donna icona che ha sempre sognato di vestire?
Guardando al passato, ricorderei senza dubbio Grace Kelly, Audrey Hepburn e Jackie Kennedy. Donne che sono riuscite ad incarnare stile, fascino e seduzione senza tempo.
Qual è la sua icona fuori dal campo lavorativo e nella vita quotidiana?
Mia madre Odette è stata determinante per la mia formazione ed è stata sicuramente un’icona per me. E’ un esempio di grazia, eleganza, bontà e generosità e mi ha trasmesso i segreti di quella che sarebbe diventata la mia attività professionale e la passione di una vita: la creazione stilistica.
Un desiderio per il futuro e un sogno non ancora realizzato?
Ho perseguito con determinazione gli obiettivi che mi ero prefissata con rinunce e sacrifici, ma ho il privilegio di fare un lavoro che mi appassiona e in cui posso esprimere la mia creatività. Ho potuto realizzare tutto questo grazie alla mia famiglia e questo mi ha consentito di non scindere sfera personale e sfera lavorativa. Non potrei desiderare nulla di più dalla vita.
(di Valentina Bozzetti)