E’ finito nella photo gallery del New York Times, oggetto indiscusso degli scatti di Mr Karl Edwin Guerre, lo street fashion photographer più cool e famoso del momento. Lui è Mr. Raro, designer, founder e owner di Mararo.
36 anni, nazionalità italo-araba, poliglotta, uno stile che fa scuola e un’innata capacita’ di autobranding che lo hanno portato ai top level dell’alta sartoria da uomo alla prima collezione per la prossima primavera estate.
Gusto sofisticato, approccio moderno, occhio al dettaglio e un’ attenzione costante quasi maniacale al fitting senza mai dimenticare la comodità e il lusso di vestire sentendosi a proprio agio sempre.
Tagli rivisti, rivisitati e inventati, ispirazioni che recuperano dal passato uniti a tessuti esclusivi: pregiati cachemire misto seta, seta, garze. Lavorazioni cromatiche alla ricerca di texture che parlano dei suoi due mondi, dai tramonti del deserto di Dubai fino all’azzurro del Mediterraneo che incornicia l’Italia.
E ancora, camicie texturizzate denim di taglio smoking con lievi flat-ruches su pantaloni con pinces frontali e fascia alta con dettaglio silk-scarf visibile pero’ solo a discrezione di chi lo indossa.
Incontro Mr. Raro nel suo elegantissimo showroom in via Bigli 24, a Milano.
Mr. Raro, lei in una sola stagione, in una sola presentazione, e’ gia più che monitorizzato dagli addetti al settore e compare sui magazine d’ oltreoceano, est o ovest che siano, come nasce Mararo?
Diciamo per esigenza personale. Sono sempre stato un uomo attento al dettaglio. Sono un esteta e un perfezionista. Nei miei acquisti, per pur importanti che fossero, notavo comunque piccole sbavature, lievi difetti che sommati tra loro non mi rendevano soddisfatto del prodotto.
Un giro manica che tira, una tasca che cede facilmente, una fodera comune, alle volte banale, le spalle che non mantengono la medesima forma passando da seduto a in piedi. Così, ho deciso di fare un prodotto mio.
Qual è il concept di Mararo?
Mararo segue fedelmente il binomio tradizione-innovazione, conferendo la libertà al cliente di identificarsi in uno stile personalizzato ed esclusivo. Esclusivo nei materiali di altissimo pregio e garanzia, esclusivo nelle lavorazioni, nella creazione delle texture e dei pattern, nei cut-out studiati per conferire assoluto comfort e fitting al contempo.
Men’s suit interamente lavorati a mano, con una produzione artigianale rigorosamente Made in Italy e tecniche di produzione esigenti e ricercate, su questo lei non transige?
I capi sono tutti rigorosamente “Handmade”. Esiste uno studio minuzioso, in ogni minimo particolare a garantire la massima vestibilità del prodotto. Si adattano perfettamente al corpo e ad ogni suo movimento, conseguenza naturale della lavorazione artigianale avente come materia prima il tessuto più pregiato esistente.
Coincidente il discorso per gli accessori. Dalle scarpe con lavorazione “Goodyear” bagnate nel vino per poi essere lucidate nello champagne, ai gemelli lavorati in corallo pregiatissimo, e fino alle pochette in garza che permettono di modellare la stessa in varie soluzioni, come le cravatte dalle a scelta tra 4, 7 e 10 pieghe.
La collezione SS14 che uomo vestirà?
Ho trasferito sui capi un innesto di due mondi, non poi così lontani e diversi. La palette colori aiuta nella distinzione. C’è una parte più avventurosa, più desertica fatta da nuances neutre, sete leggere a corredare sia completi che spezzati, che si fondono senza perdere identità con tocchi di pura italianità rintracciabili nelle pochette dalle texture rubate alle maioliche napoletane e fino ai tagli doppiopetto di giacche che ricordano tanto una Capri elegante anni 60, ma che nascondono sempre piccoli dettagli e accorgimenti, come la martingala piatta e ancorata sul retro.
Rimangono poi i range degli azzurri sposati a una scelta di macro check e vari accorgimenti per outfit e accessori che per concetto sartoriale appartengono al mio versante italiano.
Il prossimo step Mr. Raro?
Un monomarca, qui a Milano. Voglio il contatto diretto con il pubblico Vedere, toccare, indossare è un’altra cosa… Tutta un’altra storia. Un opening previsto al massimo per inizio anno e poi ci saranno tante altre news presentate in occasione del prossimo Pitti Immagine Uomo di gennaio.
Ci rivediamo li.
Federica Piacenza