“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, sosteneva Antoine Lavoisier. L’artista-designer vicentina Barbara Uderzo sembra cogliere il risvolto artistico della legge della conservazione della massa, con opere che sono il punto d’incontro tra vita quotidiana e arte. Veneziana di formazione e milanese d’adozione, la giovane creativa ama giocare con le forme, mixare metalli preziosi con materiali alternativi, alla ricerca di risultati inediti e accattivanti. Le sue opere, deliziose sculture indossabili, fanno bella mostra di sé, oltre che in rassegne contemporanee, anche sulle maggiori testate di moda e design, in quanto coniugano elementi artistici, suggestioni emozionali e iconografia popolare. Divertente è il concetto di “blob”, che Barbara Uderzo mutua dal famoso film di fantascienza degli anni ’50: si tratta di un fluido che ingloba tutto ciò che trova, dando vita ad oggetti stupefacenti, unici e personali. Gli anelli denominati “Blob Rings”, diversificati in “famiglie” che trattano argomenti specifici, sono realizzati in plastica e inglobano micro-oggetti contemporanei, dando vita a forme casuali attorno ad un cerchio in argento. Interessanti anche i “Succulent rings”, anelli in legno, simili a sculture verticali, su cui cresce un cactus vero. E ancora, Barbara Uderzo sorprende con la collezione Candy Candles, che sperimenta tutte le potenzialità creative di materiali effimeri come cera, zucchero, ghiaccio: opere concettuali che celano suggestioni narrative.
Federica Livio