Era il 1999 quando Victoire de Castellane inaugurava il viaggio nell’alta gioielleria della Maison Dior. In 20 anni di storia, la direttrice creativa ha dimostrato di saper tradurre lo sfarzo e l’eleganza tanto ricercati dallo stesso Christian Dior in gioielli senza tempo. Le creazioni di de Castellane sono infatti in grado di giocare con forme e colori tanto quanto un abito dell’iconico couturier sa modellare le forme di chi lo indossa. La collezione Gem Dior celebra dunque il ventennale di Dior Joaillerie e, proprio come una sfilata haute couture, lascia gli spettatori con una luce incantata negli occhi.
Gem Dior: una collezione grandiosa
La più ampia collezione di alta gioielleria mai realizzata dalla Maison Dior. È così che si presenta Gem Dior, magnum opus di Victoire de Castellane che comprende ben 99 creazioni. La stessa direttrice creativa ha definito questa collezione “una raccolta dei miei lavori, mixati in uno shaker”. Una dichiarazione programmatica che svela come Gem Dior voglia essere sia un omaggio alla storia di Dior Joaillerie, sia uno slancio verso il futuro.
Ecco allora che ritornano le pietre più preziose, tanto care a de Castellane: dai classici diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi, ai più ricercati spinelli, tanzaniti, tormaline Paraiba, rubelliti e granati. Le forme sono appositamente evanescenti, giochi geometrici che acquistano una reale dimensione solo quando si posano sulla pelle. Come cascate di zucchero cristallizzato, orecchini e pendenti brillano di policromie preziose, mentre gli anelli e i bracciali avvolgono dita e polsi in un turbinare di architetture astratte.
Un match perfetto per gli abiti couture disegnati per Dior da Maria Grazia Chiuri, con le linee affusolate dei corpetti e i volumi aerei delle gonne bilanciati dagli sfavillanti tagli irregolari dei preziosi.
Victoire de Castellane e il dialogo costante con Monsieur Dior
Non c’è creazione di Dior Joaillerie che Victoire de Castellane non abbia dedicato a Monsieur Christian Dior. Dall’amore per Versailles reso protagonista di addirittura tre collezioni consecutive (Dior à Versailles, Dior à Versailles – côté jardins, Dior à Versailles – pièces secrètes) e ispirazione per la sontuosa collana – non a caso rinominata Roi Soleil – di diamanti, zaffiri gialli e spessartiti granato, a quello per le rose, coltivate dallo stesso Christian Dior nel giardino della sua infanzia e omaggiate da de Castellane in creazioni quali Rose Dior Bagatelle, Rose Dior Pré Catelan, Bal des Roses, Bois de Rose e Rose des vents.
Una corrispondenza, quella fra la direttrice creativa e Christian Dior, resa ancora più esplicita nelle collezioni Dear Dior e Cher Dior, pensate proprio come un romanzo epistolare fatto di scambi di teorie sulla forma e sul colore delle pietre preziose. Quello di de Castellane è un dialogo costante con gli stilemi cari al couturier parigino, un modo per mantenerne viva la memoria ed insieme rielaborarne le idee per mostrare quanto siano, in definitiva, intramontabili.
di Martina Faralli