Rue de la Paix, Parigi, XX secolo: nasce la preziosa Pantera di Cartier. Un safari in Africa, segnerà Luis Cartier e Jeanne Toussant, al punto di innamorarsi follemente del felino, destinato a restare nel tempo simbolo ed icona della ricercatezza del marchio.
Sarà proprio lei, Jeanne Toussant, a diventare musa ispiratrice, nonché stretta collaboratrice del gioielliere, la quale sarà non a caso soprannominata “Pantera”, per la sua audacia e spiccata personalità.
La sfrenata passione di Cartier per il genere animalier si traduce in altri animali prestigiosi: tigri, leopardi delle nevi e puma, ma sarà con la pantera che esprimerà al massimo la propria personalità, rispecchiandosi in quella dell’elegante felino: emblematico, a volte docile, altre indomabile, passionale, fiero, di una bellezza misteriosa.
Realizzata con materiali estremamente preziosi, la Pantera è stata affiancata nel tempo a nomi di attrici famose, principesse, zar, re e regine, come per esempio la spilla realizzata per la duchessa di Winsor, con uno spettacolare zaffiro da 152,35 carati, che sarà poi definita “una bomba atomica della gioielleria”.
Anelli, collier, bracciali, spille, orologi: Panthère, riprodotta fedelmente dal gioielliere, si esibisce in tutti i suoi movimenti, con pose morbide e seducenti che si evolvono nel corso della storia. Risulta incredibilmente realistica, grazie all’abile gioco di diamanti, che vengono minuziosamente incastonati tramite la tecnica del serti-pelage, tra minuscoli fili di metallo prezioso.
La collezione Panthère è senza dubbio un omaggio alla seduzione più conturbante e alla femminilità, della quale è sempre stata l’emblema, con preziosi smeraldi come occhi del felino, muso di onice e spettacolare manto diamantato.
Un turbinio di forme e materiali raffinati, sinergicamente sposati fra loro ed ideati per dar voce alla ricercata eleganza senza tempo di Cartier. Una voce che con estrema grazia non smette di sedurci.
di (Samantha Losito)