Swarovski riesce sempre a stupire e far sognare chi indossa i suoi gioielli. In onore della musica che ogni giorno ci accompagna, ha creato una linea di bijoux, collane, bracciali ed orecchini, tutti da indossare seguendo il proprio gusto.
Swarovski Pleasant, la musica a contatto con la pelle
La musica è qualcosa di personale. C’è chi non riesce a fare un viaggio senza la radio accesa, oppure chi la sente nelle cuffie e non sa rinunciare alla propria colonna sonora. C’è chi la balla, la canta, la suona, e chi davvero ce l’ha nel cuore. È proprio per questo motivo che tra le novità della stagione Autunno/Inverno 2019, l’azienda austriaca famosa per i suoi cristalli ha creato la linea Swarovski Pleasant. Un’idea regalo originale per ogni appassionato di musica o un’aggiunta armoniosa alla propria scatola di gioielli. Indossarli può essere un modo molto veloce per comunicare la propria preferenza per melodie, che siano classiche, hip-hop, pop oppure quello che più amate.
Swarovski Pleasant, quale gioiello rappresenta la tua musica?
Bijoux ispirati al tema delle note musicali, ma non solo: è presente anche una collana con pendente che raffigura i tasti di un pianoforte. Rappresentativo della collezione è inoltre il braccialetto ispirato alle note musicali. Il design placcato in oro presenta straordinari cristalli trasparenti per la massima brillantezza.
Nella collezione, iconiche sono due collane; la prima ispirata agli spartiti e la seconda, a una forma di Y, ispirata sempre alle note musicali. Bellissimo il set di tre orecchini singoli, con raffigurate due note musicali e una chiave di violino. È possibile mescolarli, abbinarli e combinarli con altri stili per creare un look asimmetrico. Un’idea regalo originale per ogni appassionato di musica.
A volte il modo migliore per scollegarsi dal mondo frenetico di oggi, ricco di impegni spesso improrogabili, è quello di ascoltare la musica del cuore. Il tentativo di Swarovski è proprio quello di ricordarci questo amore tramite i suoi gioielli.
Amanti della musica, cosa state aspettando?
di Elena Borrelli