AUREA by Roche Bobois
Per la Primvaera/Estate 2022 Roche Bobois ha deciso di presentare la Collezione Aurea disegnata da Sacha Lakic. La nuova collezione outdoor Aurea è realizzata con tavole di legno in rovere massiccio recuperate dai pianali delle vecchie carrozze ferroviarie e riadattate per un nuovo utilizzo, donando loro una nuova vita.
Una delle principali società di noleggio vagoni in Europa, Ermewa, ha deciso di non “recuperare” le assi dei suoi vagoni tramite combustione, ma ha pensato di affidare a terzi il compito di gestirne il recupero e il riciclaggio.
È a questo punto le tavole vengono smontate e pulite accuratamente senza l’aggiunta di prodotti chimici per essere consegnate agli atelier Roche Bobois, incaricati di “rianimare” queste vecchie tavole di legno affinché diventino una nuova materia prima da cui partire.
Per rispondere alle esigenze della Maison, sono state riassemblate, tagliate in 3D, sagomate, lucidate e rifinite con la stessa cura di un legno di rovere nuovo. Il tutto è stato tinto e protetto da una vernice all’acqua.
Le “nuove” tavole di legno di rovere dal carattere deciso rivelano tutti i segni del tempo, i nodi e le sfumature naturali che rendono ogni tavolo unico, raccontando la storia vissuta durante i loro oltre 50 anni di vita, esposti al sole, alla pioggia e al vento, elementi che danno al legno il tempo di stagionarsi naturalmente.
Questa collezione disegnata da Sacha Lakic esprime un’eleganza senza tempo, progettata con uno spirito scandinavo contemporaneo, con bordi addolciti e gambe affusolate e arrotondate in 3 dimensioni che apportano dinamismo e grafica.
In questo caso, la collezione Aurea non si pone l’obiettivo di conservare lo spirito industriale proprio del legno, ma al contrario cerca di dimostrare che è possibile conferire ad un materiale grezzo un aspetto sofisticato e contemporaneo.
Questa collezione dimostra che design, qualità e posizionamento di alta gamma sono concetti ormai perfettamente compatibili con quello dell’economia circolare e della sostenibilità.
