Nel corso di questo Fuorisalone 2017, è alla Mediateca Santa Teresa di Via Moscova 28 che Gufram presenta il suo Pianeta ideale. Tra le opere dedicate a una nuova spiritualità esposte da un gruppo di designer sotto il nome della rivista più influente del settore, Wallpaper*, Gufram si ritaglia ben due spazi della Mediateca.
Il primo, accompagnato da un video di presentazione, riproduce l’immaginario Pianeta nato dall’esplosione di un meteorite da cui i creativi di Gufram arrivano sulla Terra portando i loro materiali tipici, come il poliuretano rivestito di Guflac (speciale patina che ne conserva la morbidezza), l’iconica Pratone (seduta nata nel 1971 dalle firme Ceretti, Rosso e Derossi) e il “trio ionico” (seduta, sgabello e tavolino), che invadono le case borghesi dei terrestri rivoluzionando l’ambiente con gusto pop.
In questo Pianeta dal terreno nero e sabbioso troviamo la Detecma chair di Tullio Regge (1967), MAgriTTA di Sebastiano Matta (1970), e i più recenti METACACTUS di Drocco&Mello (interpretazione del 2012 dell’attaccapanni nato nel 1972).
Il pezzo forte della collezione, però, è senza dubbio il primo specchio prodotto da Gufram: Broken Mirror, nato dalla collaborazione col newyorkese Snarkitecture, che lo ha interpretato come uno stargate per il mondo Gufram. Durezza e morbidezza, una cornice di poliuretano sbozzata a mano che dà l’impressione di creare un varco dove dietro si cela un nuovo mondo, anche se poi in realtà non si troverà altro che il proprio riflesso.
Nel secondo spazio Gufram, nel cortile della Mediateca, troviamo una Biosfera ideale che mette in scena quello che sarebbe successo se il Pianeta Gufram e la Terra avessero continuato a coesistere. La flora e la fauna di questo Ecosistema sono espressi con le opere Bloom di Marcel Wanders, pouf dalla grande texture floreale (2017), e Ron Ron, una grande palla di pelo con tanto di coda ideata da Marion Baruch (1972).
Siete dunque pronti a percorrere questo incredibile viaggio nello Spazio?
di Pamela Romano