Al MUDEC di Milano sbarca la Pop Art di Roy Lichtenstein

Roy Lichtenstein

Roy Lichtenstein sbarca al MUDEC di Milano con una mostra di circa 100 opere tra stampe, sculture e arazzi. Un’esposizione che dal 1° Maggio all’8 Settembre ci racconterà la vita artistica del grande maestro americano della Pop Art. L’arte di Lichtenstein ha sempre affascinato il mondo: dalla pubblicità, alla fotografia, al design e alla moda.

Roy Lichtenstein. Multiple visions

La mostra è curata da Gianni Mercurio, studioso dell’artista da oltre vent’anni, e promossa dal comune di Milano-cultura e da 24ORE Cultura – Gruppo 24 ore. Pensando a Lichtenstein ci balza subito alla mente tutto il mondo della Pop Art e degli anni ’50 americani. Roy Lichtenstein possiede infatti la capacità di reinterpretare in chiave pop oggetti, paesaggi e avvenimenti storici attraverso la sua passione per la grafica. Per tutta la sua carriera si dedica allo studio delle varie tecniche di stampa, utilizzando modalità e materiali diversi e innovativi. La sua idea di arte parte dalla creazione di un’idea originale, che sia lo studio o il bozzetto, per arrivare alla copia moltiplicata.

Il percorso

Il percorso della mostra è suddiviso nei temi e nelle diverse interpretazioni che l’artista dà ai vari soggetti e oggetti che rappresenta, da qui la scelta del termine “Visions”.
Ispirato a grandi artisti quali Picasso, Klee e Ernst, Roy Lichtenstein si addentra inizialmente in un mondo un po’ favolistico ed ironico. Ripropone così la realtà dei nativi americani e dei cow-boy, arrivando a rappresentare decorazioni, simboli e segni inventati ripresi dagli indiani d’America. Con l’inizio del consumismo, Roy Lichtenstein inizia a riprodurre oggetti, che diventano i protagonisti della Pop Art. Oggetti-non-oggetti come per la serie “Mirrors”, oppure oggetti-colore come quelli della serie “Still life”, dove appunto il colore assume un’importanza enorme.
Sicuramente la parte più famosa del suo repertorio artistico è l’action comics. Stampe che rappresentano guerra, azione e figure maschili contrapposte al sentimentalismo femminile di immagini statiche di donne. Immagini molto d’impatto e caratterizzate da un importante utilizzo del colore, che distoglie l’attenzione dal soggetto o dall’azione rappresentata. La mostra prosegue con la rappresentazione della donna: dalla casalinga felice a quella più emancipata e forte, nata con i primi movimenti femministi.
Con le ultime rappresentazioni di fumetti figurativi, Roy Lichtenstein si dedica per un periodo alla raffigurazione di paesaggi. Periodo in cui il repertorio cromatico dell’artista si amplia ed evolve moltissimo. Gli elementi dei paesaggi vengono raffigurati con una composizione di “Ben-Day dots”, che gli consente di raggiungere il punto più alto dei suoi studi e della sua ricerca. Infine troviamo il periodo più astratto dell’artista, in cui si dedica al tema della pennellata e arriva a realizzarla in modo tangibile con sculture in legno e bronzo.
Una mostra ben strutturata e interessantissima, che mostrerà una completa visione del repertorio artistico di uno dei più grandi maestri della Pop Art.
 
di Valeria Dalle Carbonare

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