Nel corso della nuova edizione della Design Week 2017, la rinomata azienda Gufram presenta il suo primo specchio. Sembra una contraddizione se si pensa al materiale portante che contraddistingue il brand, il poliuretano, di cui vanta competenze uniche, ma il concetto che sta alla base della creazione, è proprio quello di “rappresentare l’inaspettato“.
Da qui ha preso il via la collaborazione con lo studio newyorkese Snarkitecture, che ha concretizzato il progetto di fusione innovativa dal nome Broken Mirror. I designer di Brooklyn Daniel Arsham e Alex Mustonen sembrano possedere l’indole chiave dettata dai fondatori di Gufram negli anni Sessanta, rappresentando così la nuova generazione del radical design e andando incontro al gusto di Charley Vezza, Global Orchestrator di Gufram, volto ad un’evoluzione naturale del brand.
Il poliuretano però rimane, e fa da cornice allo specchio, sulla sagoma di una breccia nel muro. Come una rottura simbolica verso una nuova vita, si apre la specchiatura su un universo parallelo, osservato per mezzo di un effetto ottico. Il contorno è sbozzato a mano e rifinito in Guflac, vernice brevettata dall’azienda. Si vantano un totale di 77 esemplari, tutti rigorosamente pezzi unici.
Lo specchio non abbandona in questo modo la sua funzione d’uso, ma si evolve trasformandosi in arte pura.
di Silvia Fabris