Aprile è stato il mese del Salone del Mobile dove il design ha incontrato varie forme d’arte e soprattutto la moda. Mai come quest’anno infatti l’edizione è stata caratterizzata dall’ avvento massiccio di blogger, fashion editors e fashion journalists che si sono dati appuntamento destreggiandosi tra i vari eventi.
Questo per me è stato spunto di una riflessione personale su quanto i mondi della moda, del design e dell’arte si stiano amalgamando sempre di più tra di essi fino a creare un nuovo universo a se stante.
I nuovi talenti emergenti, terreno molto florido in Italia, sempre di più traggono ispirazioni da opere pittoree o scultoree e, perché no, di design estremo o nominalistico.
Uno su tutti è Nicolò Beretta, il disegnatore di scarpe di Giannico. Neodiciottenne pochi anni fa si trasferisce in Australia con la sua famiglia, dove la sua grande passione per la moda lo porta a disegnare la sua prima linea di scarpe, senza aver fatto scuole o corsi particolari. Durante un soggiorno londinese incontra Manolo Blahnik, il quale appena vede i suoi bozzetti, incita la madre ad aiutare il figlio a creare la sua linea di scarpe. Ma non solo Mr Blahnik, tra gli estimatori di Nicolò si annoverano i nomi delle direttrici di Vogue Franca Sozzani e Anna Wintour, la stilista Donatella Versace e l’attrice Anna Molinari. Per la nuova collezione Autunno Inverno 2014 2015 Nicolò Beretta si è lasciato ispirare dai grandi dell’arte, in particolare da Picasso, Damien Hierst, Dalì, Brancusi e Koons, con colori forti e uso di pelle, velluti e piume. Non solo scarpe, i pezzi firmati Giannico sono opere d’arte senza tempo.
Yuliya Udod è ucraina di nascita ma italiana di adozione e ventenne. Giovanissima ma con le idee ben chiare e nel 2013 avvia la propria attività di stilista aprendo un e-commerce nel quale vende le proprie creazioni e nel frattempo lavora per clienti privati e negozi realizzando capi su misura. Il suo amore per la moda e la sua passione la portano a voler creare un progetto che possa agglomerare questi due elementi e da qui nasce “ whYoU ART PROJECT “ che fa da apripista alla presentazione della sua nuova collezione Color Spots. Quest’ultima nasce dalla complicità e collaborazione con la pittrice Michela Mombelli e la fotografa Marcella Rallo e che ha come obiettivo quello di evocare sul capo d’abbigliamento e anche nello spazio espositivo il momento della creazione e la donna che ne fuoriesce è un essere fatato e fiabesco, romantico ed etero, che si erge in un contesto naturale e non urbano, riscoprendo le proprie radici. whYoU ART PROJECT è un ambizioso progetto di tre donne che hanno deciso di mescolare i loro differenti talenti per dare vita a un nuovo modo di concepire la moda, non solo fine ad essa ma anche come veicolo artistico.
Giancarlo Petriglia, designer di borse, lo porto nel cuore da tempo, le sue borse e la sua persona sono capaci di toccarmi l’animo nel profondo ogni volta. Giancarlo è nato a Milano ma le sue borse sono Made in Palermo, vincitore del rinomato Who is on Next edizione 2012 per il ramo accessori promosso da Vogue Italia e Alta Roma. Negli anni ha collaborato con nomi importanti del panorama della moda nazionale ed internazionale quali Trussardi, Nicolas Ghesquière, Vincent Darre’ e Mariuccia Casadio e tutt’oggi, a fianco del proprio marchio, continua le proprie collaborazioni con luxury brands. Non solo moda, Giancarlo è owner insieme al suo dolce compagno di Thesmall in via Paganini, 2 a Milano, un concept che mette in vista un’idea oggetti di modernariato, antiquariato e artistici, prima di servire in tavola i deliziosi piatti gastronomici, e di Plus-P dove Giancarlo diventa designer vero e proprio. Un’Artista a 360°, genio indiscusso nel suo campo e istrionico talento in altri campi, una mente creativa in continua evoluzione ed eruzione.
I ragazzi di Shirtaporter sono estremamente unconventional ma terribilmente di classe e raffinati, il tocco vintage e prezioso nelle loro creazioni è tangibile, vibrante. Il loro successo nasce con una t-shirt basica, dove gli stilisti reinventano questo capo con una serie di foulard d’epoca e li trasformano in un prodotto nuovo e mai visto. Le artistiche stampe per la collezione primavera/estate 2014 riproducono frutti, safari africani e distese di righe francesi, i bottoni diventano veri e propri gioielli che rendono ancora più pregiati i capi. Un universo anni 50, dove l’eleganza era reale e silenziosa, si avvertiva nell’aria e si respirava, avvolgeva come un caldo abbraccio. Se la collezione per la bella stagione vi ha conquistati credetemi, l’autunno/inverno 2014 2015 vi rapirà il cuore e lo porterà con sé in uno splendido viaggio alla riscoperta di suoni, sapori e mode passate, ma ancora oggi in fondo, assolutamente attuali.
Credo fermamente che la moda altro non sia che una forma di arte e di design, quante volte infatti si studiano le proporzioni per il tacco di una scarpa? Oppure si trae ispirazione da opere d’arte o da quadri, come ha fatto il nostrano Tyche per la sua collezione invernale dove ha riproposto sui suoi capi tele provenienti da collezioni private? Dovremmo forse abbandonare i desueti stereotipi che vedono moda, arte e design come forme a se stanti ma iniziare ad aprirsi a una nuova visione di essi come un’unica e innovativa “forma” di espressione.
di (Carolina Ogliaro) ( www.theworldc.com )