Non una semplice poltrona, non un letto e nemmeno un divano. La Chaise Longue rappresenta un mix perfetto tra comfort e stile, un’icona senza tempo, riadattata, modificata, ma pur sempre un elemento che caratterizza l’Industrial Design.
Già nell’antichità, come dimostrano le fonti iconografiche, troviamo i primi modelli: dagli Egizi, ai Greci, fino al romano “Triclinium”. Il materiale utilizzato per le gambe era principalmente il legno che poteva essere rivestito in bronzo. Non essendo ancora stata inventata la tecnica della tappezzeria, il comfort era dato da una serie di cuscini posti sulla struttura legnosa e la sua lunghezza permetteva di far accomodare fino a tre persone. Possiamo, dunque, riconoscere l’importanza di questo mobile, sin dai tempi passati, nelle occasioni e nei banchetti fastosi.
Dopo alcuni secoli di sparizione, con il trionfo del Neoclassicismo, la chaise longue ricompare in Francia, alla corte di Re Luigi XVI, scenario perfetto per essere arredato con quest’elegante “poltrona”, che anche qui presenta una variazione rispetto all’attuale. Schienale diverso, assenza dei braccioli, imbottita e rivestita con raffinati cuscini. Nel 1800, Jeanne Louis David ritrae Madame Recamier adagiata su una chaise-longue, in un ambiente completamente spoglio e privo di arredo, se non per la cislonga, che da sola arreda e completa lo spazio, dato il suo intrinseco valore di mobile/ornamento.
La prima interpretazione moderna della Chaise-Longue, quella che poi sarebbe diventata l’icona della modernità, si deve al maestro Le Corbusier che, nel 1928, progetta la poltrona LC4, da lui stesso definita “Macchina del Riposo”. Ideale per il relax, permette di adattarsi perfettamente alle forme del corpo. I materiali utilizzati sono: il tubolare d’acciaio per la struttura, rivestimenti in pelle nera o di cavallino bianco a chiazze bianche e marroni per il poggiatesta e il materassino. La struttura ricorda l’interpretazione di Thonet, presentata qualche anno prima al Salon d’Automne des Artistes Dècorateurs di Parigi.
Altri artisti ne hanno poi realizzate altre, divenute con il passare del tempo dei modelli-icone: Ludwig Mies Van De Rhoe, nel 1931 concepisce un modello basato sul concetto di struttura semplice, in contrasto con il lusso dei dettagli; Alvar Aalto, nel 1936, realizza la Lounge Chair model 43 in legno, con telaio in betulla laccata; nel 1948, i fratelli Eams ne progettano una in resina, la Chair, esposta poi al MoMA di New York.
Oggi la chaise longue non arreda solo salotti, ma anche giardini, lounge-bar, spiagge e piscine. Che siano materiali diversi, finalità diverse, design minimal ed essenziale, o linee più eccentriche, il concetto è sempre lo stesso: “vestire” un ambiente, con comfort e stile, senza rinunciare se si vuole a un pizzico di ironia.
(di Paola Vaira)
sedia a sdraio?????? per chi sicuramente conosce il francese senza aver mai sentito parlare di chaise longue, appunto la riconduce ad una qualsivoglia sedia lungo distesa, imbottita come un divano, con la particolarità l’appoggiodelle gambe…sono sostanzialmente tre le tipologie moderne duchesse brisèè, rècamier, mèridienne!! io la chiamerei anche daybed