La Triennale di Milano accoglierà la mostra “Broken Nature: Design Takes on Human Survival” dal 1° marzo al 1° settembre. L’esposizione è a cura di Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design e direttrice del reparto R&S al MoMA. A suo avviso, bisognerebbe trasformare il nostro modo di vivere.
Il design: una nuova visione sulle attuali preoccupazioni
Ecco perché in occasione della XXII Esposizione Internazionale, l’istituzione culturale ha deciso di sottolineare le preoccupazioni della società attuale attraverso il design. Tra questioni ecologiche e riflessioni sociali, sono presentati anche diversi progetti evolutivi che utilizzano la scienza, Big Data, e la biologia.
L’obiettivo del design è quello di soddisfare un bisogno, risolvere problemi, proporre soluzioni ed esplorare possibilità per migliorare la qualità della vita degli esseri umani. Oggi, con la mostra “Broken Nature: Design Takes on Human Survival”, il design evidenzia nuovi approcci di concezione.
Il design: aperture a nuove prospettive
Designer e ingegneri da ogni angolo del mondo con le loro installazioni propongono nuove alternative volte a migliorare il nostro futuro. La chiave sta nel riconsiderare il nostro stile di vita attuale, sia in Italia, che in Francia, in Cina (…).
Il design trasforma la natura in un ambiente. Crea un legame tra l’essere umano e ciò che lo circonda. Uno degli obiettivi di questa mostra è ricostruire i legami tra l’uomo e il suo ambiente naturale usando il design. L’esposizione invita lo spettatore ad una riflessione sulla società in cui vive, senza dare soluzioni miracolose, ma solamente fornendo spunti di riflessione.
Focus sulla Francia: “De la pensée au visible, Design As A Large Ring”
Il Padiglione Francese è un grande modellino, simbolo dei modi in cui i designer riflettono insieme, prestando attenzione al mondo “costruito” che esiste già. Questa opera mostra la tappa intermedia tra il pensiero e il visibile. Secondo la curatrice del padiglione Francia, Catherine Geel, il design rispecchia il processo di riflessione sulla trasformazione dei materiali e sulla società stessa.
Il designer non è più solamente l’inventore ma sta diventando anche l’innovatore, l’informatore. Per esempio, la designer Marie-Sarah Adenis ha usato un antico processo (la fermentazione) per sviluppare nuovi coloranti che rispettano l’ambiente. Piuttosto che usare dei processi di fabbricazione che danneggiano l’ecosistema, ha usato quello che la natura ci da. Altri designer fanno gli inventori. Riuniscono e organizzano dati complessi per renderli accessibili alle persone, al fine di permettere loro di capire fenomeni attuali come i nuovi spazi creati dalla migrazione.
Per pensare in modo innovativo alle problematiche attuali e per scoprire come il design può migliorare il nostro futuro, non perdete questa mostra in esposizione alla Triennale.
di Léa Voirin