Si è aperta il primo giugno la 55 esposizione internazionale d’Arte, curata da Massimiliano Gioni. Quest’anno si intitola ‘Il Palazzo Enciclopedico’ perchè vuole mettere in luce il perenne interesse degli artisti di ricercare relazioni con mondi diversi, la ricerca, soprattutto nella contemporaneità, di punti di vista prospettici diversi e sempre nuovi.
I lavori, contemporanei e anche del passato, sono stimoli per immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Una mostra ricerca dunque, ricca di linee tematiche divergenti. Ispirata all’utopistica idea di Marino Auriti che nel 1955 depositò all’ufficio brevetti statunitense il progetto di un Palazzo Enciclopedico, cioè un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità. Auriti progettò un edificio di 136 piani che avrebbe dovuto raggiungere i 700 metri di altezza e occupare più di 16 isolati della città di Washington.
“L’impresa rimase incompiuta – racconta Massimiliano Gioni – ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accomuna personaggi eccentrici, come Auriti, a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano – di costruire un’immagine del mondo capace di sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza.”
A questa Biennale partecipano 88 paesi di cui 10 presenti per la prima volta: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Repubblica della Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Tuvalu e la Santa Sede.
Seguiteci con approfondimenti sugli artisti della mostra.
(di Monica Garavello)