Enrico Baj viene celebrato a cento anni dalla sua nascita con una mostra diffusa tra Savona e Albissola, intitolata: BAJ. Baj chez Baj, che mette al centro la sua produzione ceramica in tutte le sue sfumature storiche. Dal 8 ottobre 2024 al 9 febbraio 2025, il Museo della Ceramica di Savona e il MuDA di Albissola Marina, nelle sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn, ospiteranno questa retrospettiva curata da Luca Bochicchio e dai curatori dei musei coinvolti. Baj, che definiva la ceramica “l’ideale della materia”, la considerava la forma artistica a lui più affine dopo la pittura, e questa esposizione offre l’opportunità di esplorare il suo percorso nell’arte ceramica.
La mostra ripercorre i momenti fondamentali della carriera di Baj, a partire dall’Incontro Internazionale della Ceramica del 1954, un evento chiave che ha segnato la sua relazione con l’argilla e gli smalti, passando da Albisola a Laveno, Imola, Faenza e Castellamonte. Le tre sedi di questa esposizione si presentano come ‘capsule del tempo’, ognuna delle quali mostra diversi momenti di questo percorso. Di particolare interesse sarà l’allestimento delle ceramiche nucleari nel contesto di Casa Museo Jorn, dove le forme organiche delle opere sembrano dialogare naturalmente con la poetica dell’artista. Al Museo della Ceramica di Savona, una sezione speciale sarà dedicata al rapporto tra Baj, Asger Jorn e la scena internazionale post-surrealista, mentre il MuDA ospiterà le grandi ceramiche figurative e mitologiche della fase ‘kitsch’ degli anni ’90, realizzate nella Bottega Gatti di Faenza, insieme alle grottesche maschere tribali prodotte a Castellamonte.
Il progetto BAJ. Baj chez Baj si estende anche a Milano, dove Palazzo Reale ospiterà, dall’8 ottobre, una retrospettiva curata da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, che raccoglie circa cinquanta opere dell’artista, tracciando un percorso che va dagli anni Cinquanta fino all’inizio degli anni Duemila. Questa collaborazione tra Savona e Milano mira a creare due percorsi espositivi autonomi ma complementari, raccontati nel catalogo unico edito da Electa, che documenta il genio eclettico di Baj e la sua continua esplorazione tra materiali, forme e idee, rendendo omaggio alla sua visionaria creatività.