Fondazione Nicola Trussardi presenta “Viaggi da camera”: vi siete mai chiesti come sia la camera di un artista?
In questo periodo di reclusione forzata, il tempo sembra scorrere molto lentamente. Il lato positivo è che ciò per cui prima non si trovava spazio, oggi si può fare. E perché non esercitare la propria creatività, durante questa condizione d’isolamento? La creatività può fare compagnia: apre le porte a infinite possibilità e a inimmaginabili scenari. È questo il messaggio che la Fondazione Nicola Trussardi ha deciso di condividere con il suo progetto online “Viaggi da camera”.
“Viaggi da camera” è il titolo di un grande archivio: è una stanza dalla porta aperta (precisamente dal 27 marzo) nella quale sono raccolte quotidianamente le opere di artisti invitati a raccontare il proprio spazio domestico e privato. La Fondazione Nicola Trussardi pubblica giornalmente immagini, video e testi sul suo sito web e sui suoi canali social, contribuendo a diffondere un immaginario creativo, anche in questi giorni che sembrano irrimediabilmente monotoni.
Quante cose…in quattro pareti!
L’idea è ispirata al celebre romanzo settecentesco di Xavier De Maistre, intitolato “Viaggio intorno alla mia camera”. De Maistre compose un capitolo al giorno per 42 giorni di permanenza all’interno di una stanza a Torino. Ma cosa contengono tutte quelle pagine, redatte in una stanza quadrata di trentasei passi di lato? Lo scrittore francese si ispirò a ciascun oggetto che lo circondava, perché ogni cosa era legata a ricordi, immagini o fantasie. Il suo libro testimonia che il piacere del viaggio dipende forse più dall’atteggiamento mentale con cui si parte, che non dalla destinazione scelta.
“Viaggi da camera” invita quindi gli artisti a fare come lo scrittore francese: aprire le porte delle loro stanze, che siano esse reali o immaginarie. È, d’altronde, sempre stata la peculiarità dell’arte quella di mostrare le cose, anche quelle più banali, in modo nuovo. Ed è forse ciò di cui abbiamo bisogno in questo periodo.
Gli artisti partecipanti
Grazie all’opportunità data dalla Fondazione Nicola Trussardi, molti artisti hanno dato una voce concreta alle potenzialità del proprio spazio domestico, immaginandolo e riproponendolo come un territorio aperto a infinite scoperte. Tra i numerosi invitati, al progetto hanno già aderito molti nomi noti. Maurizio Cattelan propone un labirinto, disegnato sul pavimento, che sembra intrappolare una piccola lucertola, ignara di quello che sta accadendo nel mondo intorno a lei.
Emilio Isgrò rilancia “Libreria”, del 1993, dal ciclo “Guglielmo Tell”. Patrick Tuttofuoco avanza un interessante ritratto di famiglia, immortalando le mani dei suoi cari che stringono pietre di brillanti colori diversi. Carlo Benvenuto, Grazia Varisco, Giuseppe Penone, Massimo Grimaldi, Micol Assaël, Diego Perrone, Sven Sachsalber, Luisa Lambri, Rosa Barba: sono solo alcuni degli artisti partecipanti. Non perdetevi tutte le opere già pubblicate sul sito e sui canali social della Fondazione Nicola Trussardi.
di Chiara Pellini