La seconda tappa di Rubens
Un progetto che racconta il rapporto intenso e secolare tra la cultura italiana e l’Europa attraverso lo sguardo attento e sapiente del Maestro della pittura barocca. Nella mostra vengono inseriti anche riferimenti in cui Roma mostra il suo essere città cosmopolita agli inizi del Seicento.
La mostra è suddivisa in 8 sezioni principali e le opere in esposizione sono 50, provenienti dai musei più importanti del mondo (British Museum, Louvre, il Prado etc). L’esposizione sottolinea l’importante contributo di Rubens a nuove interpretazioni di concetti quali “antico”, “naturale” e “imitazione”. Il focus è sulla sua capacità a reinterpretare esempi antichi, rinascimentali, confrontandosi con quelli contemporanei e innovativi.
L’importanza dell’artista
Rubens è da sempre considerato uno dei più grandi conoscitori dell’antichità romana. Ha una grandissima capacità di osservazione, un intelligente e curioso desiderio di reinterpretare ciò che è passato e già successo; sa rendere movimento, sentimento e pura espressione alle sue opere. Vivifica i soggetti, li rende umani, è falso per le sue intuizioni formali e iconografiche.