Si riaprono le porte dello Spazio Krizia, in Via Manin 21 a Milano, in occasione della Design Week; questa sede, una delle più importanti del FuoriSalone, ospita le creazioni di Simone Farresin e Andrea Trimaschi.
Lo Studio Formafantasma inaugura “Foundation” con la collezione Delta, e presenta alcuni oggetti nati dalla collaborazioni con Textiel Museum di Tilburg, che verrà mostrata interamente nel 2018, dove sarà analizzato il tessuto come diffusore della luce. I due designer si sono appunto concentrati sullo studio della luce, sulle sue proprietà – come i riflessi, le ombre, i colori – sugli spazi che queste possono creare all’interno delle stanze, e su come modularla attraverso l’uso di ottiche e specchi.
Ne è esempio concreto la Reflector Ceiling Lamp, lampada composta da una lente in policarbonato e sospesa sotto una sorgente luminosa a LED che proietta il riflesso circolare sul pavimento. La protagonista di questa collezione è dunque la lampada.
Ma lo studio della luce viene riproposto lungo tutto il percorso espositivo creato all’interno della sede, partendo dalle fasi della creazione della ricerca, per poi arrivare al prodotto finito. I modelli Test, numerati cronologicamente, sono schizzi tridimensionali assemblati con materiali da cancelleria, come matite e gomme, oppure con materiali industriali standard: barre d’acciaio, mattoni e materiale isolante.
Tutte le caratteristiche tecniche del prodotto finito sono realizzate in bronzo. Il significato di questa ricerca risiede anche negli elementi, che apparentemente possono sembrare solo scultorei, ma che in realtà rivelano un intento funzionale, attraverso un approccio tecnico.
Le installazioni luminose, principalmente di forma geometrica, nascono come risposta dei due designer alla carenza di luce, soprattutto nei mesi invernali, e anche per questo motivo l’uso della luce LED non viene certo nascosto, anzi, le strisce sono a vista e non filtrate.
Krizia propone quindi stanze moderne, leggere e luminose, dove la lampada diviene un pezzo d’arredo unico e super funzionale.
di Valentina Bagnasco