A partire dal mese di dicembre 2021, Triennale Milano accoglie i suoi visitatori con due mostre che rendono omaggio al fotografo Giovanni Gastel, recentemente scomparso lo scorso marzo. “The people I like”, la prima, in collaborazione con il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e “I gioielli della fantasia” la seconda, in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea. Entrambe aperte al pubblico fino al 13 marzo 2022.
L’amore per i ritratti
Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, parla di Gastel come di un genio generoso e scanzonato e lo descrive così: “Giovanni Gastel è stato un sofisticato ritrattista del mondo. Non solo visi, ma corpi, mode, gioielli, tessuti, ambienti. Con un sorriso, faceva sembrare facile il gesto infallibile e preciso di un grande fotografo”.
La prima mostra, The People I Like, a cura di Umberto Frigerio, presenta oltre 200 ritratti, testimonianza dell’immensa varietà di incontri che ha caratterizzato la lunga carriera dell’artista. Un labirinto di volti, pose, sogni di personaggi del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo, della politica.
Un ritratto collettivo di anime, quasi tutte in bianco e nero, incontrate nel corso di una carriera quarantennale. Tra i personaggi ritratti: Barack Obama, Marco Pannella, Forattini, Ettore Sottsass, Germano Celant, Mimmo Jodice, Fiorello, Zucchero, Tiziano Ferro, Vasco Rossi, Roberto Bolle, Bebe Vio, Bianca Balti, Luciana Littizzetto, Franca Sozzani. In questa mostra il fotografo si svela nella sua più intima autenticità e consacra il “ritratto” ad opera artistica per eccellenza.
I ritratti non sono percepiti come semplici rappresentazioni della fisionomia umana, ma lasciano trasparire un significato interiore più vero: lo scopo è quello di indagare ciò che va al di là dell’esteriorità, cogliendo la complessità del soggetto e scavando nella sfera psicologica del personaggio. Al centro sempre l’anima che traspare dalla posa, dall’espressione del volto e dalla sua teatralità.
I gioielli, protagonisti di un progetto creativo
In parallelo, la mostra “I gioielli della fantasia”, realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, presenta come un prezioso castone, per usare un termine desunto dall’oreficeria, uno dei primi lavori che ha dato a Giovanni Gastel la notorietà internazionale durante la sua carriera nel mondo della moda.
La piccola esposizione raccoglie 20 immagini, parte di un più ampio progetto commissionato all’autore da Daniel Swarovski Corporation nel 1991 per l’omonimo libro e la mostra di gioielli del XX secolo, entrambi curati da Deanna Farneti Cera.
Giovanni Gastel dà vita a una reinterpretazione fantastica e immaginaria dei gioielli da cui emerge tutta la sua straordinaria vena creativa. Ritroviamo qui l’eleganza stilistica e i temi centrali della sua ricerca artistica, il dialogo sincretico tra il mondo degli oggetti e quello della figura umana, l’ironia, il corpo e la maschera, il travestimento e la metamorfosi: un filo rosso che accompagnerà per tutta la vita il suo itinerario creativo.
di Alessia Costi