Al Gucci Garden di Piazza della Signoria a Firenze è in mostra Gucci Visions, esibizione immersiva che ripercorre i temi cardine di oltre un secolo di storia del marchio fiorentino, da Guccio Gucci a Sabato de Sarno.
Gucci Visions invita ad un viaggio fra epoche e icone
È un palazzo trecentesco, ma è anche una macchina del tempo che va in due direzioni, nel passato e nel futuro. È il Gucci Garden, e al suo interno viene re-immaginata Gucci Visions, mostra multimediale giunta alla sua terza edizione. Le camere del Palazzo della Mercanzia, fra gli edifici iconici che circondano Piazza della Signoria a Firenze insieme a Palazzo Vecchio, sono oggi sede di un percorso iniziato nel 1921 e che non accenna affatto a concludersi.
Gucci Visions è un omaggio a 102 anni di storia che, in 8 sale, condensa i punti chiave di un marchio che ha segnato epoche e tendenze. La varietà di supporti visivi e uditivi prepara un itinerario multisensoriale e immersivo, accompagnando e coinvolgendo lo spettatore tramite simboli e oggetti iper riconoscibili.
Il percorso espositivo fra visioni oniriche e pezzi d’archivio
Gucci Visions abbandona l’ordine cronologico delle sale in favore di una visita emozionale. Gli spazi possono essere visionati a piacimento senza che se ne perda il senso, mentre una cronistoria puntuale accompagna la salita lungo lo scalone principale. È così che si passa da proiezioni ipnotiche del logo a doppia G e del morsetto equestre a visioni caleidoscopiche della borsa Bamboo, un’icona nata nel 1947. La sezione Travel mette in risalto i prodotti di valigeria, capostipiti dell’intera storia di Gucci, mentre una sala a specchio duplica all’infinito le teche in cui sono contenute decine e decine di it bags provenienti dalle epoche più disparate.
Non mancano poi gli abiti, molti dei quali provenienti dall’archivio di Palazzo Settimanni. La sala Fashion accoppia creazioni ideate dai diversi stilisti che si sono susseguiti alla guida della Maison, da Frida Giannini a Tom Ford e Alessandro Michele (mentre sulla scala si legge già il nome del prossimo direttore creativo, Sabato de Sarno), in un esercizio di comparazione che mostra come gli stili possono cambiare, ma gli emblemi del marchio restano costanti. Proprio in tema di abiti emblematici, la sala Stars espone le meraviglie couture indossate dalle star del passato e del presente in occasione di festival e premiazioni internazionali: da Salma Hayek a Florence Welch, da Dakota Johnson a Elle Fanning. C’è anche spazio per lo storico motivo Flora, al quale è dedicato un vero e proprio giardino delle meraviglie con tanto di illusione ottica vorticante.
Gucci celebra infine il suo ingresso nel metaverso con una poltrona vagamente sci-fi collegata al mondo di Roblox, gioco all’interno del quale è presente la Gucci Town. A suggellare l’impegno della Maison nel continuare a influenzare le generazioni di oggi e di domani.