Gli spazi dedicati alla mostra, comprendono palazzo delle Esposizioni e Giardini, l’Arsenale ma anche quelli rimanenti delle aree esterne.
La mostra rimarrà aperta fino al 22 Novembre 2015 e il suo titolo è “All the World’s Futures’’, è diretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia. E’ strutturata in un unico percorso espositivo che parte dai Giardini e termina all’Arsenale; partecipano 136 artisti da 53 paesi stranieri con 5 new entry (Grenada, Mauritius, Repubblica del Mozambico e Repubblica delle Seychelles) ma anche grandi ritorni come Ecuador, Filippine e Guatemala. Il Padiglione Italia è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è curato da Vincenzo Trione. Attorno alla mostra ruoteranno anche degli eventi che avranno luogo per tutta la città e sono promossi da enti internazionali.
Lo scopo è quello di osservare il rapporto tra arte e sviluppo della realtà umana, ma anche di quella sociale e politica. Vedremo così come gli artisti si sono lasciati influenzare da tutti questi impulsi esterni e dalle tensioni a livello mondiale.
Protagonista della mostra è ARENA, uno spazio dedicato ad attività interattive in cui la parola parlata avrà luogo, ci saranno esibizioni canore, recital e proiezioni di film. Verranno letti i tre volumi di “Das Kapital” di Karl Marx che diventerà una sorta di Oratorio: per i sette mesi di apertura dell’Esposizione la lettura dal vivo sarà un appuntamento che si svolgerà senza soluzione di continuità. Pensata dall’ architetto ghanese-britannico David Adjaye, l’ARENA diventerà il foro delle pubbliche discussioni.
L’impatto artistico che la Biennale di Venezia dà è sempre molto forte: si conosce, si apprende, si osserva e si scopre artisti e nazioni diversi tra loro, capaci però di arricchire il nostro bagaglio culturale in maniera sodata.
Se non siete già andati o se non è nei vostri programmi, ricredetevi e acquistate subito un biglietto, l’ARTE vi aspetta.
di Sara Ruperto