Il Food Design rappresenta un connubio affascinante tra l’alimentazione e il design, mirando a migliorare l’esperienza culinaria attraverso una progettazione attenta e contestualizzata. Questa disciplina non solo si concentra sui motivi del consumo alimentare, ma anche su come progettare il cibo per soddisfare al meglio le esigenze degli utenti, incluso il packaging e la comunicazione.
Le attività di un Food Designer abbracciano svariati ambiti, tra cui il design di marketing, la creazione di nuovi prodotti e l’ottimizzazione dei processi di produzione. Inoltre, il Design del Servizio e della Comunicazione per l’ospitalità si focalizza sulla creazione di esperienze coinvolgenti nei contesti di consumo, mentre il concetto di Local Food Identity promuove l’innovazione e lo sviluppo locale attraverso il cibo tradizionale.
Un aspetto fondamentale è rappresentato dal Food Experience Design, dove esperti come Ilaria Legato si dedicano a migliorare l’esperienza sensoriale del consumatore in sala. Il suo approccio è ampiamente illustrato nel libro Creative Restaurant Branding. D’altra parte, professionisti come Mauro Olivieri si concentrano sulla progettazione di nuovi prodotti alimentari, prendendo in considerazione fattori quali l’ergonomia, la salute e il piacere gustativo.
Tra i suoi progetti innovativi vi sono i Campotti, una nuova forma di pasta che facilita la distribuzione uniforme del condimento, il Parpaccio, il primo aceto solido da grattugiare, e l’Oliena, uno strumento che esalta l’esperienza sensoriale dell’olio in tavola.
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