Il connubio perfetto tra cibo e design

Il Food Design non solo si concentra sui motivi del consumo alimentare, ma anche su come progettare il cibo per soddisfare al meglio le esigenze degli utenti

di Sara Buzzoni

Il Food Design rappresenta un connubio affascinante tra l’alimentazione e il design, mirando a migliorare l’esperienza culinaria attraverso una progettazione attenta e contestualizzata. Questa disciplina non solo si concentra sui motivi del consumo alimentare, ma anche su come progettare il cibo per soddisfare al meglio le esigenze degli utenti, incluso il packaging e la comunicazione.

Le attività di un Food Designer abbracciano svariati ambiti, tra cui il design di marketing, la creazione di nuovi prodotti e l’ottimizzazione dei processi di produzione. Inoltre, il Design del Servizio e della Comunicazione per l’ospitalità si focalizza sulla creazione di esperienze coinvolgenti nei contesti di consumo, mentre il concetto di Local Food Identity promuove l’innovazione e lo sviluppo locale attraverso il cibo tradizionale.

Un aspetto fondamentale è rappresentato dal Food Experience Design, dove esperti come Ilaria Legato si dedicano a migliorare l’esperienza sensoriale del consumatore in sala. Il suo approccio è ampiamente illustrato nel libro Creative Restaurant Branding. D’altra parte, professionisti come Mauro Olivieri si concentrano sulla progettazione di nuovi prodotti alimentari, prendendo in considerazione fattori quali l’ergonomia, la salute e il piacere gustativo.

Tra i suoi progetti innovativi vi sono i Campotti, una nuova forma di pasta che facilita la distribuzione uniforme del condimento, il Parpaccio, il primo aceto solido da grattugiare, e l’Oliena, uno strumento che esalta l’esperienza sensoriale dell’olio in tavola.

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