Un’opera che vive per sempre
In “Picasso. La metamorfosi della figura” l’arte non muore mai. L’artista esprime la sua personale visione dell’arte: sempre viva, senza tempo. Non esistono forme d’arte che si adattino al passato o al futuro e non al presente. L’opera deve risultare sempre attuale e apprezzata, in ogni luogo e in ogni tempo. Il lavoro di Picasso parte proprio da questa convinzione. Ciascun artista, di ogni epoca, viene capito, reinventato e compreso a 360 gradi, così come la sua opera.
Il progetto espositivo mette in mostra le produzioni più significative di Picasso, della sua gioventù ma anche della sua maturità. Una mostra che mette d’accordo i tempi e le culture, che crea un tutt’uno che non si può slegare. Picasso, nelle sue opere, fa spesso riferimento all’arte egizia e a quella Greca. La metamorfosi, come da titolo, è la protagonista assoluta dell’esposizione e spiega appunto l’evoluzione dell’artista nei suoi diversi momenti di vita.
L’esclusività della mostra
Vengono portate al MUDEC più di 40 opere che descrivono il lavoro dell’artista: dipinti, sculture, 26 disegni e bozze preparatorie di lavoro. La mostra ha un cuore e un’essenza spagnola, ma diventa universale; è un omaggio al 50esimo anniversario dalla morte del pittore. Una riflessione a parte la merita il famoso dipinto “Femme nue”, che viene trasferito al MUDEC dal Museo del Novecento per l’occasione. Quest’opera è stata il riferimento e l’ispirazione per il lavoro di Picasso “Les Demoiselles d’Avignon”, che tutti conoscono e apprezzano, dalla sua creazione ad oggi.