Dall’8 marzo al 2 settembre Palazzo Reale aprirà le porte all’impareggiabile mostra “Impressionismo e Avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art”: una selezione di 50 opere provenienti da uno dei più importanti e storici musei americani, per rendere omaggio ad opere dal valore e dalla bellezza unici, e a pittori che tra fine Ottocento e inizio Novecento rivoluzionarono il concetto di arte.
Il percorso espositivo è stato curato da Jennifer Thompson e Matthew Affron, conservatori del Philadelphia Museum, realizzato grazie ad un eccellente esempio di cooperazione tra il museo americano e Palazzo Reale, che con questa mostra arriva al terzo capitolo del progetto pluriennale “Musei del mondo a Palazzo Reale”, e grazie al contributo del Comune di Milano-Cultura e di MondoMostre Skira.
Preparatevi dunque a viaggiare dal XIX al XX secolo, a immergervi in straordinari capolavori, dai paesaggi e dai ritratti di Monet, Sisley, Renoir e Pissarro, dalle sperimentazioni di Pablo Picasso a quelle di Vasilij Kandinskij, dalle ballerine di Edgar Degas alla natura morta di Henri Matisse. Si aggiungono inoltre Pierre Bonnard, Marc Chagall, Paul Cézanne, Paul Klee e molti altri ancora. Una sola grande esposizione per riunire tutti i geni dell’arte attraverso capolavori che molti di noi non hanno mai avuto il piacere di potere apprezzare dal vivo in Italia.
Il Philadelphia Museum of Art è una delle maggiori istituzioni culturali al mondo, fondato in occasione dell’Esposizione Universale del 1876 per rendere omaggio ai primi cento anni della Dichiarazione d’Indipendenza. Grazie a importanti donazioni e acquisizioni, il Museo ha collezionato alcune tra le più rilevanti opere d’arte antiche e moderne.
Opere ritenute inizialmente non adatte alla società, ma oggi percepite per quello che realmente sono: realizzazioni incomparabili. Palazzo Reale vanta quindi il privilegio di ospitare un grande patrimonio artistico capace di mettere in scena un percorso espositivo da togliere il fiato, a cui sarà sicuramente impossibile mancare.
di Veronica Chiesa