Chi ha detto che una panchina al parco non può essere di design? O che una fioriera per strada non può essere firmata? A fugare ogni dubbio ci pensa la nuova collaborazione fra Karim Rashid e Lab23, esemplificazione del concetto di design urbano d’autore.
Il pluripremiato designer, i cui poliedrici lavori sono esposti anche al MoMa di New York, porta le sue forme e colori nel mondo di Lab23, azienda veneta specializzata in arredo urbano contemporaneo. Nasce così una gamma di prodotti che sarà presentata in anteprima alla Design Week di Milano dal 4 al 9 aprile, e che promette una ventata di innovazione nel paesaggio cittadino.
Per questa collezione Rashid ha infatti voluto motivi sinuosi realizzati tramite intarsi laser nell’acciaio verniciato, figure semplici che tramite abili intrecci formano illusioni ottiche e giocano con la percezione dello spazio intorno agli oggetti.
Ecco dunque la panchina Double bench: realizzata sovrapponendo due panche, una bianca e una nera, la seduta pare amplificarsi per opera dello spazio sottostante lasciato vuoto. Morphscape bench e Morphscape bench 2 si divertono invece col 3D, attirando e ingannando l’occhio grazie a pattern geometrico e colorazione rosa shocking.
Sinuous bench e Angled bench puntano poi alla totale armonia col paesaggio circostante, con i sinuosi intagli laser che permettono alla luce di filtrare nell’arredo e rifrangersi su di esso. Effetto oasi di relax garantito.
C’è spazio addirittura per fioriere (Slim planter) e cestini (Square planter / Waste can), oggetti comuni ma non per questo meno degni di un tocco di design. A testimonianza ulteriore di quanto Karim Rashid da sempre sostiene riguardo al proprio lavoro: “Per anni il design è stato solo appannaggio di un’élite e di una piccola cultura insulare. Negli ultimi 20 anni io ho lavorato duro per permettere al design di divenire di dominio pubblico.”
di Martina Faralli