Cosa possono avere in comune un’azienda italiana celebre in tutto il mondo per l’alta qualità dei suoi prodotti per la casa – dai mobili agli oggetti di industrial design – e un brand simbolo di lusso à porter, stile e femminilità? L’amore per il bello e la voglia di crescere.
E’ proprio così che Kartell e Simonetta Ravizza intraprendono il loro viaggio insieme alla scoperta di un nuovo mondo: il fashion-design. L’iconic-bag Furrissima, nata da due menti brillanti e presentata in versione Limited Edition in occasione della Milano Design Week 2016, ha coronato questo amore.
Una capsule di 30 pezzi è esposta attualmente presso lo showroom Simonetta Ravizza in via Montenapoleone 1 a Milano, uno dei punti focali cruciali del lusso e della moda milanese. Immediatamente la vetrina riesce a catturare gli sguardi di passanti, turisti, esperti del settore o meno, grazie ai colori vivaci e alla disposizione visual accattivante scelta per le tanto attese Furrissima bags.
Vivace, sbarazzina, glam, Furissima è disponibile nei colori estivi come il giallo, il pistacchio, il turchese e il rosso, oppure ancora viene presentata con un ricorrente motivo a strisce, orizzontali e verticali, infine persino a quadretti. Non poteva certo mancare la firma Ravizza: la pelliccia. Questa volta non protagonista assoluta del capo, ma elemento essenziale per donare un tocco chic a questa borsa morbida, leggera e rigorosamente hand-made.
A dare ispirazione però è stata la iconica Victoria Ghost di Kartell, progettata da Philippe Starck e caratteristica per la sua geometricità e per il suo schienale arrotondato, perfetta per ogni location e occasione.
Un lavoro minuzioso e mai banale, prerogativa di questi due grandi brand sempre pronti a stupire il pubblico con qualcosa di unico, speciale, e questa volta è Furrissima.
di Federica Giampaolo
Bella proprio bella invenzione..appiccicare ad una volgarissima borsa della spesa tocchi di cadavere dinpoveri innocenti ammazzati! Bravi..e brava anche te che li elogi tanto..daltronde per denaro si e’ disposti a tutto ormai..anche a prostituirsi. Tanto non c’e’ niente di la’.. gente che non crede a nullla..