Milano."Klimt.Alle origini di un mito"

© Belvedere, Vienna. © 2014 Foto Scala, Firenze.

 
Milano ha l’onore di ospitare fino al 13 luglio 2014 a Palazzo Reale la mostra “Klimt.
“Alle origini di un mito”, realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna e curata da Alfred Weidinger, studioso klimtiano e vice direttore del Belvedere.
I visitatori avranno modo di scoprire l’artista attraverso un percorso che inizia dal disegno del contesto familiare klimtiano, mediante l’esposizione di ritratti fatti da Gustav, dai fratelli Ernst e Georg e da Franz Matsch, un caro amico di famiglia e stretto collaboratore dei fratelli Klimt.
Successivamente sarà possibile approfondire gli anni dell’apprendistato presso la Scuola d’Arte Viennese, nell’ambito della quale venne fondata la “Compagnia delle Arti”. Si passerà poi agli anni della Secessione, intorno al 1898, che propongono il rifiuto della precedente tradizione storicista a favore dell’avanguardia internazionale. In questa sezione si potrà ammirare la riproduzione originale del “Fregio di Beethoven”, interpretazione su tre pareti della Nona Sinfonia del noto compositore.
Nel fregio è rappresentato un cavaliere, somigliante al musicista, che per raggiungere la Poesia, ossia l’Arte, è costretto ad attraversare il mondo, pericoloso e malvagio. Il duro viaggio termina con l’arrivo nell’Eden fiorito e con il simbolico abbraccio con la donna tanto desiderata, ossia l’Arte.
Due sale sono invece dedicate ai ritratti e ai paesaggi, generi prediletti da Klimt dalla fondazione della Secessione.
La parte conclusiva dell’esposizione è dedicata all’erotismo femminile come dimostra l’opera incompiuta “Adamo ed Eva” esposta come ultima.
Ovviamente, in posizione di rilievo, troneggia sola in una stanza la donna fatale per eccellenza: la Salomè.
 
di (Elisa Giulia Chiesa)

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