La mia casa è il mondo: Fendi Home Collection

 

Dici Fendi e pensi Roma. Dici Roma e pensi alla Dolce Vita; il connubio Fendi-Roma è inscindibile nella mente di ognuno di noi. Ma oggi l’eleganza senza tempo di Fendi è un patrimonio di tutto il mondo e la nuova collezione presentata al Salone del Mobile 2014 ne è la prova tangibile.

Non solo Roma ma anche la Côte d’Azur, le grandi metropoli americane con San Francisco o NYC, con le loro inconfondibili skyline. Una dimora cosmopolita come la sua proprietaria, che in ogni luogo può sentirsi a casa perché lo stile è universale.

L’arredamento di Fendi è un trionfo di sobrietà e classe italiana nei colori e nei materiali scelti, ma anche nelle linee, rigorose ma non per questo rigide o pesanti. Velluto ed ebano si accompagnano nella collezione Star disegnata da Thierry Lemaire e composta da tavolo e sedie, l’imponente letto Mazarin abbina al velluto blu una testiera dalle infinite sfaccettature, come una pietra preziosa. I divani, in morbida pelle rifinita con cura artigianale, regalano leggerezza e morbidezza grazie alle linee arrotondate e ai colori pastello. Ma non sono solo i salotti o le camere da letto a lasciarsi ammirare dai tanti visitatori accorsi a Milano Fiera Rho; le cucine, dai nomi che richiamano la tradizione romana delle ville – qui Villa Ada, Domizia e Livia – sono realizzate con materiali di altissima qualità tra cui il legno d’ebano e il travertino, che contribuiscono a rendere questi ambienti lussuosi come il resto dell’abitazione.

Legni, marmi e tessuti di pregio si accompagnano e si mescolano con quelli che sono i marchi inconfondibili della maison capitolina: la pelle, ma soprattutto le pellicce.

Alligatore, coccodrillo e iguana, quest’ultima rivisitata in versione matt e resa ancora più morbida; lapin, marmotta e visone intrecciato con filati di organza, per morbide e calde coperte in cui avvolgersi ammirando il panorama fuori dalla finestra del salone. Sempre che non siate animaliste convinte e preferiate il pelo sintetico, forse meno bello ma anche meno crudele.

Un giusto compromesso tra eleganza e sensibilità, che ci rende tutte più affascinanti.

 

di (Martina Porzio)

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