L’Archivio di Stato di Milano celebra Rosa Genoni

Il 13 gennaio 2018, l’Archivio di Stato di Milano ha inaugurato la mostra-tributo ad una delle personalità femminili più all’avanguardia del Novecento, Rosa Genoni, dal titolo “Una Donna alla conquista del Novecento: Rosa Genoni; Per la Moda, L’Insegnamento, La Pace, L’Emancipazione. 

Mentre in questi giorni venivano presentate le nuove collezioni Uomo Autunno/Inverno 2018, l’Archivio di Stato di Milano celebrava Rosa Genoni attraverso un progetto ideato e curato dalla giornalista Elisabetta Invernici, con il contributo della nipote della donna in questione, Raffaella Podreider, il tutto allestito da Fulvia Premoli. 

La mostra racconta la vita di Rosa Genoni dividendosi in due sezioni: una politico-sociale, dove si trovano tutti i documenti, gli articoli, le foto e gli oggetti che le sono appartenuti, in testimonianza della sua attività politica, come la battaglia sociale per i diritti delle lavoratrici e il suo avanguardistico metodo di insegnamento di Storia del Costume alla Società Umanitaria di Milano. 

L’altra sezione, dedicata alla moda, è dove le idee di Rosa, come il concetto di filiera, eco-sostenibilità ed esperienza ideativa, rivivono in abiti e creazioni donate da aziende e associazioni del territorio, che ne hanno ripreso i bozzetti originali, i principi e l’ispirazione per omaggiarla. Il tutto circondato da un dolce profumo di rosa che l’azienda Aria Profumata ha messo a disposizione. 

Tra le istituzioni autoctone l’Istituto Secoli di Milano. Subito all’ingresso della sezione moda della mostra troviamo due creazioni realizzate dalla studentessa del Master in Intimo e Sposa dell’Istituto, Rebecca Formenti, entrambi ispirati da disegni e cartamodelli di Rosa Genoni. Uno, in viscosa di bambù, richiama la Nike di Samotracia, l’altro, in 100% ortica, richiama la kalasiris egizia.

La mostra ripercorre così tutte le tappe fondamentali della sua vita: dalla povertà, che costrinse Rosa a lasciare Tirano, sua città natia in provincia di Sondrio, per lavorare come piscinina a soli dieci anni in una sartoria milanese; ai corsi serali di francese, i viaggi a Parigi, che al tempo dettava la moda; il suo impegno sociale per il miglioramento delle condizioni del lavoro femminile vicino ad Anna Kuliscioff, la svolta lavorativa come premiere della maison milanese H.Haartdt et Fils, fino al Gran Premio della giuria all’Expo del 1906 per due creazioni ispirate alle opere di Botticelli e Pisanello, oggi conservate al Palazzo Pitti di Firenze. 

Successi che le concessero l’insegnamento alla Società Umanitaria di Milano con la Scuola Professionale Femminile, composta da lezioni serali di storia del costume, sartoria e modisteria, che dovette in seguito lasciare nel 1930 per non giurare fedeltà al fascismo. 

Poliedrica, vivace, combattente e creativa, Rosa Genoni ci insegna che la moda è una tra le più accreditate forme di comunicazione, in grado di veicolare valori artistici e morali; bisogna non dimenticarlo. 

“Una donna alla conquista al Novecento; Rosa Genoni; Per la Moda, l’Insegnamento, la Pace, l’Emancipazione”

Dal 13 gennaio al 24 marzo 2018 

Archivio di Stato di Milano 

Palazzo del Senato – Via Senato 10 

Lunedì e giovedì 10:00-17:00; venerdì 10:00-14:30; sabato 10:00-13.30 

Domenica Chiuso 

Ingresso Libero 

 

 

di Pamela Romano 

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