Leonardo e Warhol: un grande omaggio a Milano
Cos’hanno in comune Leonardo da Vinci, straordinario architetto, pittore e ingegnere del XVI secolo, e Andy Warhol, il visionario padre-fondatore della Pop Art, made in Pittsburgh, USA, 1928? Il genio, naturalmente…ma non solo. Un arco di sei secoli separa questi due veri e propri talenti, e la città di Milano, straordinariamente, ne rappresenta il punto di incontro, la congiunzione astrale.
In occasione del quinto centenario della morte del portentoso scienziato, il Gruppo MilanoCard, gestore della Cripta di San Sepolcro, in co-produzione con la Veneranda Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana, il Credito Valtellinese e MedialArt, presenta LEONARDO & WARHOL. The genius experience: la prima mostra immersiva che ospita anche opere originali, visitabile dal 1 marzo al 30 giugno 2019.
Leonardo e Warhol: the genius experience, la prima mostra immersiva con opere originali
Il percorso all’insegna dell’intelligenza fuori dal comune ha inizio nella Sala Sottofedericiana della Biblioteca Ambrosiana con uno show multimediale a 360 gradi, che con musiche e immagini suggestive proietta il pubblico nella Milano vissuta, sognata e amata da Leonardo, per poi accompagnarlo nella cripta di San Sepolcro, luogo nevralgico della metropoli e che già lui stesso in una mappa del Codex Atlanticus indicava come i preciso centro della città. La cripta, di cui verranno a breve terminati restauri, importantissimo monumento archeologico della città, ospiterà The last supper, interpretazione personale dell’artista statunitense del Cenacolo vinciano, realizzata nel 1987 ed esposta nell’ultima mostra di Warhol tenutasi presso il Refettorio delle Stelline.
L’esposizione, curata da Giuseppe Frangi, approfondisce l’uso delle acque, il rapporto con la terra e con la natura, l’innovazione tecnologica e quella architettonica, che hanno portato alla Milano dei grattacieli e del Bosco verticale; non vi sono migliori parole di quelle dell’amministratore del Gruppo MilanoCard, Edoardo Filippo Scarpellini, per descrivere l’obiettivo della mostra: “Sono almeno 500 anni che a Milano il genio da potenziale può diventare reale, il genio del singolo ha portato alla Milano di oggi e sta costruendo la Milano di domani. Qui vogliamo celebrare Milano, il genio, la bellezza ma soprattutto qui vogliamo celebrare ogni persona che ha contribuito a rendere Milano quella che è e che sarà”.
di Alessandra Baio