La mostra di Manet a Londra raccoglie più di 50 volti, tra cui quelli della moglie Suzanne Leenhoff e di molti luminari del periodo: Antonin Proust, Zola, Mallarmé, Monet… Ma, soprattutto, la mostra racconta scene della vita di ogni giorno che rivelano l’approccio moderno e unico nel suo genere di Manet.
La critica inglese ha già premiato a pieni voti l’esposizione: il Times l’ha definita “Una rara opportunità per vedere alcuni dei più raffinati lavori dell’artista”, The Daily Telegraph ha parlato di “Uno spettacolo indimenticabile”, mentre The Independent l’ha descritta come “Stupefacente, imperdibile”.
Come spiega Charles Saumarez Smith, Segretario e Direttore Generale della Royal Academy of Arts, questa importante esposizione è infatti la prima retrospettiva dedicata all’arte ritrattistica di Eduard Manet (1832-1883) e illustra l’intera carriera di questo enigmatico e al tempo stesso controverso artista.
L’impegno di Manet nel mondo del ritratto non è mai stato esplorato prima d’oggi, benché costituisca circa la metà della produzione artistica del pittore e grazie alla quale abbiamo uno scorcio reale dell’intera società parigina del tempo.
Accompagnati sulle note di Chopin e Schumann saremo guidati dallo storico dell’arte Tim Marlow e dai curatori della mostra MaryAnne Stevens e Larry Nichols tra le tele e nel cuore della vita dell’artista.
Una grande sfida quella di proporre ad un pubblico come quello cinematografico un documentario di tipo artistico, giustificato dal multi-premiato produttore, Phil Grabsky, il quale spiega di essere “stato spinto dal desiderio di condividere l’emozione di queste grandi mostre con un pubblico più vasto, da Kansas City ad Adelaide, da Osaka a Napoli, da Glasgow a Città del Capo. Per questo, per partire, abbiamo pensato a tre mostre straordinarie e di altissimo livello. E mi sento di consigliare il film a tutti coloro che non possono raggiungere la Royal Academy, ma anche a tutti i visitatori della mostra, perché l’evento al cinema sarà una esperienza che permetterà di entrare ancora di più nel cuore delle opere di Manet”.
Non resta che recarsi al primo cinema di passaggio il prossimo 11 aprile, data in cui la mostra verrà trasmessa in diretta via satellite da Londra alle ore 20.
(di Martina Ingallinera)